Il Festival di Teatro Internazionale TACT, giunto alla sua terza edizione e svoltosi a Trieste presso il Teatro Stabile Sloveno (21-29 maggio 2016), ha portato nella nostra città dieci compagnie teatrali provenienti da tutto il mondo e tra queste gli attori del Teatro Tamaska delle Isole Canarie.
Mercoledì 25 maggio Carmen Hernández e Francisco Vera, per la regia di Josefa Suárez, hanno portato in scena l’opera “Y el verbo se hizo mujer”, una miscellanea dei testi più significativi dei poeti e degli scrittori del Siglo de oro spagnolo.
Lo spettacolo non è “solo” una raccolta dei già ben noti scritti di autori come Calderón, Cervantes, Zorrilla, Tirso, Quevedo e Lópe de Vega ma è un travolgente cammino tra le diverse rappresentazioni che la letteratura spagnola ha dato della donna. Un percorso in cui i due attori trascinano lo spettatore per mano, in un’ora e mezza che vola tra la passione sprigionata dalla loro interpretazione e la forza dei quadri rappresentati. La presenza scenica e l’interpretazione attoriale, le scenografie e i costumi intercambiabili ma soprattutto il messaggio trasmesso fanno di questo spettacolo un connubio ideale tra piacere sulla scena e riflessione al di là di essa.
Parole – in lingua originale – che mostrano le potenzialità della donna, senza inibirle, come accadeva e spesso ancora accade nella realtà. In scena donne alla ricerca della libertà, donne che non si conformano al proprio destino – culturalmente e socialmente imposto – donne che combattono, agiscono, pensano e prendono decisioni.
Da questo originale collage di testi ne emerge la forza dirompente di ciò che la donna potrebbe, o meglio può essere ed è: il verbo si fece uomo, anzi il verbo si fece donna come è stato strategicamente intitolato lo spettacolo. Parole che diventano azioni, rappresentazioni che diventano realtà: non solo il verbo si fece donna ma la donna prese la parola e diventò protagonista, non solo sulla scena ma nella vita.