Vergoni, artista ed autore del musical Km 12, è venuto a trovarci assieme ad Emiliano Raya per parlare della sua opera che debutterà il 7 giugno all’ Altro Spazio di Roma. Ecco la prima parte dell’intervista.
Prima di tutto una presentazione è d’obbligo per i lettori, da dove vieni e come nasce la tua passione per il mondo dello spettacolo?
VERGONI – Nel 1981 è apparsa in tv Heather Parisi. Avevo 17 anni. Di colpo alzare la gamba davanti a un pubblico mi sembrò il più inebriante dei sogni. E così ho cominciato a danzare… poi venne fuori che ero più dotato per cantare che per tenere la quinta posizione, la Compagnia della Rancia iniziò a scritturare ballerini/cantanti, e da lì in poi, come in un battito di ciglia, 26 anni di musical. Ho ballato, cantato, recitato, tradotto, sono diventato regista, coreografo, autore. E alzo ancora la gamba. Non come la Parisi, ma mi difendo…
Come è nato questo progetto e quali scelte sono state fatte rispetto alla tua idea originale?
V– Tutto è nato dalla proposta di Emiliano di costruire insieme un musical sulla storia della RCA italiana, che partisse da un’immagine poetica: “una fabbrica occupata tra le nuvole”. Avevo appena finito di vedere “Black mirror”, una avveniristica serie tv inglese, e ho pensato di ambientare la storia in un prossimo futuro, che purtroppo somiglia molto al nostro presente, nei suoi aspetti socialmente più deleteri.
Cosa ti ha spinto a scegliere Emiliano come regista?
V– Mi ha scelto lui come autore, quindi giriamo la domanda a lui..!
Quali sono state, invece, le caratteristiche ricercate per la composizione del cast?
V– Come per ogni spettacolo musicale, saper cantare, recitare e ballare, al meglio delle proprie possibilità. Il progetto mette in luce le qualità dei giovani interpreti che frequentano il MIP, il corso di alta formazione per il teatro musicale diretto da Chiara Noschese. Sono freschi, talentati, e totalmente dediti all’arte.
Hai già qualche altro progetto che ti piacerebbe seguire in futuro?
V– Sicuramente proseguire con il secondo movimento di Km 12, per il quale Emiliano Raya ha già avuto un’idea meravigliosa. Poi scrivere il mio secondo romanzo (il primo, “Cantico di borgata”, è stato pubblicato in versione e-book), e una nuova commedia per la Compagnia DiciannoveEVenti, dopo l’incredibile successo di “Operazione Balena” al teatro Agorà.