Abbiamo intervistato anche Lorenzo Carbone, lo chef che il 15 aprile preparerà la cena a Km 0 che anticiperà la presentazione di Vegetalia, il disco di Luca De Nuzzo

Come hai preso l’idea di organizzare una cena a km 0 per il concerto di Luca De Nuzzo?

L’idea di organizzare una cena a km zero in occasione del concerto è venuta nel corso di una chiacchierata con Luca quando ci siamo conosciuti nel mio locale. La Natura e il riavvicinamento con essa è per entrambi un’idea condivisa e un valore essenziale: che sia dal punto di vista artistico per Luca o più strettamente eco-gastronomico per il sottoscritto. Non poteva che nascerne una collaborazione.

- Advertisement -
Cosa si intende per Km0?

Intendiamo per “km zero” ingredienti non soltanto coltivati nel territorio circostante al posto in cui viviamo, ma che facciano parte della tradizione culinaria del posto. Lavoriamo su di essi anche dal punto di vista della reperibilità: vogliamo che siano stagionali e coltivati al di fuori della grande distribuzione per essere il più possibile etici oltre che genuini.

Come ti sei avvicinato alla cucina?

Mi sono avvicinato alla cucina per caso, anni fa, passando come molti altri della mia generazione da un lavoro all’altro. Ben presto la cucina è diventata non soltanto un mezzo per sbarcare il lunario ma una vera e propria passione e infine, dopo anni di gavetta, una professione.

Cos’è per te Cucinare?

Cucinare, specialmente in un momento come questo in cui siamo bombardati di spazzatura televisiva riguardante il nostro bel lavoro, è per me un modo di sovvertire l’idea di cucina costruita dai media. Io non concepisco la figura di “chef” onnisciente e onnipotente. La cucina che amo proporre è una cucina “dal basso”, semplice, ispirata e rispettosa della tradizione che ci ha preceduto. Del resto tutto ciò non sarebbe possibile, per me, se ciò non avvenisse in totale sinergia con la mia compagna di vita, di idee e di lavoro, Silvia.

Ci anticipi qualcosa sulla cena? Cosa dobbiamo aspettarci?

Certamente sarà, coerentemente con l’idea che abbiamo di cucina a km zero, un menù basato su ingredienti caratteristici del territorio, messi da parte dalla grande distribuzione ma che abbiamo finalmente la voglia e la possibilità, grazie a piccoli fornitori di fiducia, di riscoprire. MI vengono in mente ingredienti come la cicerchia o la misticanza di campo, che fanno parte della vera e più genuina tradizione di Roma.

Hai sentito in anteprima il disco di De Nuzzo? Un suo brano ti ha ispirato un piatto?

Non ho ascoltato il disco in anteprima per non perdermi la sorpresa e il piacere di sentirlo dal vivo durante la presentazione.

Sei lo chef ufficiale del T.A.G.?

Non pretendo tanto! Come dicevo la nostra è una cucina collaborativa e “dal basso” che esercitiamo con passione, piacere, e soprattutto senza presunzione nel nostro locale per chi vuole venirci a trovare e a sperimentarla.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.