Se vi state domandando dove vostro figlio potrebbe andare a studiare ingegneria la risposta è semplice : all’Università degli studi Niccolò Cusano che si è guadagnata il sesto posto nella speciale classifica Vqr (Valutazione della qualità della ricerca), stilata dall’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e la ricerca.
Gino Di Bella, coordinatore della facoltà di Ingegneria, ha spiegato all’Agenzia Dire :
Questo per noi è un risultato di grandissimo prestigio che premia 4 anni di duro lavoro che è stato fatto dalla struttura, che ha fatto investimenti significativi consentendoci di avere in tempi estremamente rapidi dei laboratori e ci ha consentito di acquisire personale di alto livello da altri atenei. Durante questo periodo c’è stato un grande impegno anche da parte dei professori e dei ricercatori nella messa a punto della parte didattica che, essendo telematica, ha richiesto tempo e impegno notevoli.
Ma gli ottimi risultati dell’ateneo che in tre anni è passato da 20 a circa 1,000 matricole, è sancito anche dalla vittoria di due prestigiosi progetti Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale), banditi dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Parlando proprio di uno dei progetti vincitori, il prof. Stefano Guarino, docente di Tecnologie e sistemi di lavorazione presso la facoltà di Ingegneria Industriale ha invece dichiarato che
Il nostro progetto mira a ottenere dei rivestimenti per chiglie di barche e navi che siano antivegetativi, che evitino la formazione di alghe e vegetazione varia sullo scafo della barca.
Questo da un lato si traduce in un minor attrito dello scafo, quindi un minor consumo energetico, dall’altro evita il diffondersi delle diverse specie vegetative da un territorio ad un altro. È un progetto a cui crediamo molto, sviluppato in collaborazione con altre aziende italiane, in particolare la Azimut Benetti che produce navi e yacht di alto profilo.
Questo anche per dire che la ricerca che facciamo qui- ha concluso- ha un impatto decisivo e può essere utilizzata dal mondo industriale per poi avere dei prodotti di elevato profilo.
Ma Ricerca e Didattica camminano spesso a braccetto, il Prof . Guarino in merito ha dichiarato che
Didattica e ricerca sono due elementi che camminano in parallelo. Non si può avere una buona didattica se dall’altra parte non c’è un corpo docenti che svolge una buona attività di ricerca.
Questo perché da un lato permette di avere docenti più preparati e sempre aggiornati su quello che è lo stato dell’arte della materia, dall’altra parte si deve sottolineare come l’ultimo stadio della formazione di uno studente è rappresentato dal dottorato di ricerca, dove l’alta qualità della ricerca si concretizza nella formazione di ricercatori ad altissimo livello”.
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