L’attesa dei figli di rincontrare il padre detenuto nel carcere di Bangkok accusato di spaccio e detenzione di eroina. Una sala d’aspetto gelida nonostante il caldo torrido, tre fratelli Luca Valentino, Patrizio e sua moglie Alessia, che approfittano del tempo di attesa per far riemergere in chiave ironica ricordi e dissapori familiari, interrotti dal suono repentino di un citofono, il tutto in un linguaggio romanesco non poetico. Fino al momento in cui, a conclusione del primo atto, “er Belletta” incontra i figli. Un impatto di effetto per le condizioni in cui è ridotto e dall’accoglienza riservata a distanza di cinque anni: « ma perché avete speso tutti ‘sti soldi per venire qui… n’era mejo se me spedivate un po’ de robba?».
Un primo atto che si svolge in maniera rapida e di preparazione al secondo, in cui lo spettacolo prende quota, incentrato tutto sul rapporto tra padre e figli in un ambiente insolito, mantenendo una costante ironia che caratterizza i personaggi nonostante la drammaticità della situazione, sottolineata marcatamente dagli elementi di scena.
Er Belletta ormai racchiuso in un corpo non più reattivo ma dal sarcasmo e dalla battuta pronta, riesce comunque a mettere a segno le proprie manie e a dimostrarsi altruista nei riguardi del compagno di stanza “Barone” con cui condivide le “boccate di ossigeno”.
I figli che nonostante abbiano ereditato dal padre gli stessi vizi, conducono una vita più “monotona”, come fa notare Alessia, trovandosi a loro volta a svolgere il ruolo di padre tra incertezze e paure, continuando ad assistere e prendersi cura del genitore ormai giunto alla fine, che sarà lui stesso a decidere quando.
Nonostante l’ironia con cui viene portato in scena lo spettacolo, la storia è tratta da un fatto realmente accaduto e dall’omonimo romanzo di Patrizio La Bella, dal titolo per l’appunto “Vento e Pioggia”.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Patrizio La Bella e con la partecipazione di: Elda Alvigini, Giorgio Caputo, Edoardo Pesce, Alessandro Marverti e Tiziano La Bella, rimarrà in cartellone fino al 17 febbraio al Teatro della Cometa di Roma.