Il giovane Michele Di Francesco ricostruisce fedelmente i romanzi di Luisa May Alcott.
La storia di una famiglia medio borghese alle prese con le privazioni della guerra e i disagi economici, il desiderio di emancipazione femminile…
Al teatro Porta Portese, la “Compagnia degli Indie” ci accompagna nelle vicende della celebre famiglia March. Portando in scena “Piccole Donne” e “Piccole Donne Crescono”, lo spettacolo si presenta come una vera e propria saga. Il giovane Michele Di Francesco ricostruisce fedelmente i romanzi di Luisa May Alcott e con la suggestiva scenografia di Vize Ruffo e i costumi dell’epoca, sogniamo le avventure delle quattro sorelle e dei loro giovani amori.
Sullo sfondo della guerra di secessione americana, le giovani March si mostrano allo spettatore raccontando sogni, paure e i desideri più nascosti e risulta per noi impossibile non condividere con loro gioie e aspettative. Fanno da cornice i tanti personaggi che affollano la vita della famiglia; l’affascinante Lory e il suo serio precettore, l’acida e zitella zia March, il colto professor Baher che talvolta contribuiscono a rendere lo spettacolo comico.
La storia di una famiglia medio borghese alle prese con le privazioni della guerra e i disagi economici, il desiderio di emancipazione femminile e il tentativo di appagamento delle proprie passioni costellano questo racconto tutto al femminile. La vicenda si snoda tra il sogno di realizzazione delle aspirazioni di ognuno e la crescita personale di queste piccole donne.
Trasportati da questa romantica e commovente storia familiare non possiamo fare a meno di proiettarci nel mondo che la Alcott e il nostro regista hanno reso così vivido.