Sicuramente raccontare lo spettacolo “Ti posso spiegare” non rende giustizia ai comici Katia Follesa e Angelo Pisani, in scena al teatro Rossetti ieri 15 aprile in un’unica (purtroppo) data. “Come si fanno a spiegare quasi due ore ininterrotte di risate?”
Semplicemente non si può: la risata non va recensita ma vissuta e, assieme a tutto il pubblico presente questa sera, vi posso assicurare che di risate, ne abbiamo fatte tante, di pancia e di cuore.
“Ti posso spiegare” è un’esilarante rappresentazione delle molteplici dinamiche che caratterizzano il rapporto uomo-donna, un confronto che spesso può tramutarsi in un simpatico scontro, soprattutto quando c’è di mezzo l’organizzazione di un matrimonio, un momento tanto importante quanto potenzialmente snervante.
Questo matrimonio “s’ha da fare o no?”
Tra location, catering, invitati e molto altro, i due comici, coppia eccezionale sul palco, non ci fanno mancare una buona dose d’ironia in questo spassoso duello relazionale.
Chi avrà la meglio? Sicuramente il pubblico che, immedesimandosi nei battibecchi della coppia, potrà ridere a crepapelle e, in parte, esorcizzare le proprie discussioni matrimoniali che spesso ci fanno pensare veramente di appartenere a due mondi diversi.
“Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere“: così John Gray intitolava il proprio libro nel lontano 1992, cercando di dare dei consigli per la gestione della millenaria visione dicotomica del rapporto uomo/donna.
Angelo Pisani e Katia Follesa, pur rappresentando due “pianeti” opposti, in realtà ci portano in un viaggio che ha come destinazione un unico mondo: quello della risata, su cui i due attori hanno costruito la propria carriera, la propria relazione e uno spettacolo di successo.
A rendere ancora più completo e coinvolgente questo show, ci pensa un corpo di ballo che si fonde perfettamente con la coreografia di battute di Angelo e Katia.
Esilarante, spassoso, travolgente: non bastano gli aggettivi per descrivere uno spettacolo che è difficile da spiegare a parole perché farei un torto all’esplosione di risate che si fanno, guardandolo dal vivo.
