Su Netflix è stata pubblicata la prima stagione della nuovissima serie “The Umbrella Academy” ed è già uno straordinario successo.

“1°  ottobre 1989, 43 donne in tutto il mondo partoriscono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro mostri alcun segno di gravidanza fino all’inizio del travaglio.”

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Con questo inizio fuori dal comune debutta una serie ancora più straordinaria. “The Umbrella Academy” è l’ultima produzione freschissima dal forno Netflix.

La storia si concentra su sette ragazzi dagli strabilianti superpoteri, figli di alcune delle donne sopra citate. I pargoli vengono adottati dall’eccentrico miliardario Sir Reginald Hargreeves, il quale ha in mente ben altro che giocare alla grande famiglia felice.

Al contrario, Hargreeves unisce questi supereroi in miniatura nella Umbrella Academy per combattere il crimine. Se le storie delle babystar sfruttate dai genitori ci hanno insegnato qualcosa è che mettere un bambino sotto pressione non è mai una buona idea.

I piccoli Hargreeves finiscono per ribellarsi al padre crudele e fuggire di casa, sparpagliandosi per il mondo. Solo (ATTENZIONE INIZIO SPOILER!) l’improvvisa morte del padre porterà tutti loro a ritrovarsi di nuovo molti anni dopo. Tuttavia c’è poco tempo per indulgere nel lutto perché l’apocalisse è alle porte.

I sette fratelli dovranno quindi zittire i loro demoni interiori e unire le forze per salvare il mondo. (LIETA DI ANNUNCIARE LA FINE DELLO SPOILER)

Proprio come la sua trama ci fa intuire,“The Umbrella Academy” è una serie assolutamente visionaria.

E le sue origini sono ancora più incredibili. Ma partiamo dal principio.

Per tutte le anime punk nel mondo, il 2013 fu un anno molto doloroso. I My Chemical Romance, una delle colonne portanti del pop punk, si sciolsero. I membri della leggendaria band erano dunque liberi di dedicarsi ognuno alla propria carriera personale.

La voce della band, Gerard Way, prese in mano la matita HB. Gerard Way vantava un diploma alla New York’s School of Visual Arts e fu proprio questa sua inclinazione al disegno a portarlo al seguente successo.

Già nel 2007 nacque il fumetto “The Umbrella Academy”, scritto assieme a Gabriel Ba e recentemente adattato al piccolo schermo. Si tratta di un potpourri di dark comedy e supereroi, con una sceneggiatura accattivante e un cast più che azzeccato.

Nella creazione di questo piccolo capolavoro, Gerard Way ha attinto ovunque la sua personalità artistica lo portasse. L’atmosfera cupa e truce tipica di lavori come i “Watchmen” della DC Comics si fonde con lo studio accurato dei personaggi della Marvel. Per non parlare dei riferimenti ad alcuni videoclip della band dei My Chemical Romance come “Na Na Na”.

Una parte della critica ha reagito negativamente contro certe soluzioni un po’ inconsistenti e bizzarre. Tuttavia il popolo ha apprezzato, e la Parrot Analytics, azienda specializzata nell’analisi dati di serie televisive, ce ne dà la certezza. A quanto pare la nuova serie tv si è aggiudicata una domanda da parte del pubblico 21 volte maggiore di tutte le altre prodotte.

La richiesta ha raggiunti livelli straordinari nel mercato inglese e statunitense, quanto in quello latino americano, tedesco e italiano.

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