Tratto dal film cult di Lloyd Kaufman del 1984 e vincitore dell’Outer Critics Circle Award per il miglior musical off-Broadway, The Toxic Avenger è un’affascinante storia d’amore tra Sarah una ragazza non vedente e Melvin, un ragazzo nerd che vorrebbe fare di tutto per salvare la sua città dall’inquinamento e dalla corruzione dilagante. Questo musical rock, divertente e irriverente, riprende l’opera di Kaufman, arrivata sul palco grazie ai testi di Joe Di Pietro e la musica di David Bryan, e ora finalmente in Italia grazie alla compagnia Corepix Italia, che dal 13 al 16 gennaio, trascinerà il pubblico del Teatro “Lo Spazio” di Roma in un vortice di risate. Un musical ironico, potente e disarmante, invita il pubblico a riflettere sull’urgenza delle tematiche ambientali. 

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Toxie è una creatura mutante che si propone di salvare il mondo dal riscaldamento globale mentre cerca di conquistare il cuore della sua amata Sarah, ma a inseguirlo è il malvagio sindaco della città di Traumaville che farà di tutto per sbarazzarsi di lui.  La versione Italiana è stata curata da Nicholas Musicco e Michelangelo Nari in scena un gruppo di artisti poliedrici: Michelangelo Nari, Angela Pascucci, Eleonora Segaluscio, Matteo Di Lillo, Federico Della Sala. Come ogni musical che si rispetti non mancherà la musica dal vivo grazie alla band formata da Fulvio Epifani alle tastiere, alla batteria Claudio Darrigo, alla chitarra Federico Murgia e Aurelio Tarabella al basso. Sarà affidato anche ai musicisti il compito di raggiungere i cuori meno sensibili al cambiamento climatico.

Abbiamo intervistato Nicholas Musicco e Michelangelo Nari.

Da cosa prende forma l’idea di realizzare la versione italiana di Toxic Avenger?

Nicholas: L’idea di portare in scena la versione italiana del Musical arriva nel 2018. Mi trovavo al Festival di Edimburgo in veste di autore e regista di ‘Tv Invasion’ e App&Down due commedie originali (di cui una musicale). Il festival di Edimburgo, uno dei più importanti al mondo per il teatro e gli artisti di tutto il mondo è un melting-pot culturale di spettacoli nonché terreno fertile dove nuovi musical o musical off poco conosciuti si fanno notare. 

Quando avevo preso il biglietto non avevo idea di cosa avrei visto ma la trama e le recensioni locali mi avevano incuriosito… sono uscito dal teatro con le lacrime agli occhi e diverse melodie che canticchiavo anche il giorno dopo, mi sono divertito. In quei giorni nasce la promessa a me stesso; un giorno avrei riadattato questo spettacolo.

Cosa le ha colpito particolarmente del film? E perchè ha voluto adattare proprio questo testo?

Nicholas: A fine 2020 e durante il lockdown (in cui tutti noi abbiamo avuto un  nuovo modo di gestire il tempo a casa) vado ad approfondire stile e sceneggiatura di Toxic Avenger con il film di Kaufmann: si torna a sorridere con il mix bizzarro di black humor ed eventi splatter…cose che mi hanno sempre affascinato essendo un fan sfegatato di Quentin Tarantino, da qui l’ascolto delle musiche che confermano l’energia di questo musical e la scelta di andare avanti con l’aiuto di Michelangelo Nari che mette mano ai testi delle canzoni in maniera audace attenendosi allo spirito e alla comicità originale.

Tuttavia, oltre queste risate e la musica rock ho voluto fare un passo diverso…rivelare anche il potenziale nascosto di questo spettacolo ovvero veicolare in maniera divertente e talvolta esagerata i temi sensibili dell’ambiente e il pericolo dell’inquinamento ormai costante del nostro pianeta a discapito della salute di tutti.

La maggiore difficoltà che ha trovato nel tradurre i testi?

Michelangelo: Come nella maggior parte degli adattamenti dall’inglese, la difficoltà sta nel rendere esattamente il senso della versione originale anche nella nostra lingua, in cui le parole sono più lunghe e la scansione ritmica è differente; andava inoltre rispettata l’ironia politicamente scorretta dello spettacolo, fatta anche di doppi sensi e di rotture della quarta parete, attraverso liriche incisive ma non banali, che riuscissero a comunicare direttamente con lo spettatore, strappandogli un sorriso.

C’è un aspetto che la preoccupa maggiormente in questo adattamento?

Michelangelo: Non è una preoccupazione in senso stretto, ma la versione originale, che è esilarante e geniale, risulta piuttosto irriverente e talvolta verbalmente aggressiva. Quello che ho cercato di fare, pensando anche ad un pubblico più ampio, è provare a mediare tra il dissacrante e il divertente, senza cadere in qualcosa di troppo gratuito e scontato. Ci sono delle parolacce, ma sono sempre giustificate dal mood dei personaggi e dal loro modo di intendere le cose.

Cosa deve aspettarsi il pubblico?

Nicholas: Lo stile di questo spettacolo e volutamente Fuori dagli schemi, abbiamo tentato di abbassare i toni in alcune scene ma lo spirito guida deve rimanere lo stesso: dissacrante, ironico e volutamente esagerato…alcune scene potrebbero impressionare ma poi si riflette, si sorride e si torna nella storia.

Si parla di Ambiente, di corruzione ma anche di amore e di rispetto…e tutto questo in maniera ‘colorata’, la storia deve risultare esagerata, il testo ha diversi riferimenti come citazioni da altri musical sempre in chiave dissacrante e ironica, il mood potrebbe avvicinarsi ad un mix tra Rocky Horror Picture Show e Reefer Madness. Qualche critico internazionale ha definito la versione Musical come il plot dove Spiderman incontra la ‘Bella e la Bestia’ …ed in parte sono d’accordo.

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