Teatro Trastevere, ore ventuno un quarto, il classico ritardo di una prima che però contribuisce a creare la magia e l’attesa di un evento. Va in scena Tesoro non è come credi tratto da “Colto in Flagrante” di Derek Benfield con Pietro Morachioli, Carlotta Proietti, Alessio D’Amico, Giorgia Mareri, Raffaele Proietti, Iaeli Anselmo, Roberto Fazioli, Rossella Clemente con la regia e l’adattamento dello stesso Pietro Morachioli.
Tesoro non è come credi è la classica commedia degli equivoci, una coppia giovane e bella, lui il marito, un bambinone eternamente infedele con un talento innato nel rimorchiare ragazze su mezzi pubblici, lei una moglie vivace, allegra, dinamica. Tutto intorno una serie di personaggi più o meno caratterizzati nel linguaggio, negli accenti, nella gestualità, nel vestiario: la domestica napoletana moralmente ineccepibile e bigotta, l’altra donna dall’accento toscano, la donna dell’est in succinti abiti e così via discorrendo.
Il testo è ben scritto e ben diretto, c’è un bel movimento in scena e una gran coordinazione nelle entrate e nelle uscite. Incroci, intrecci, menage a trois, il tema trattato è quello del tradimento, della bigamia e dell’infedeltà.
Tesoro non è come credi è una commedia divertente, leggera, forse troppo, con delle belle battute, momenti e tempi comici che funzionano, tuttavia ha una grande pecca, manca una componente, la verità. Il tutto è talmente ironico, sornione, divertito e estremamente leggero che non conduce il pubblico a una seria riflessione su una tematica importante, quella del tradimento e dell’infedeltà.
Tuttavia è da premiare la buona recitazione dei giovani attori, la grande sintonia e sinergia che sono riusciti a creare in scena e a trasmettere al pubblico in sala che comunque ha gradito ed è uscito estremamente soddisfatto. In fondo, nella realtà sono i fatti quelli che contano.