Primo Teatro capitolino a presentare con coraggio e determinazione la nuova stagione, il Teatro Olimpico si conferma tra le sale romane più determinate a proseguire il lavoro costruito negli anni passati. Attenzione al pubblico, stima consolidata agli artisti che da sempre calcano quelle tavole e fiducia nelle nuove proposte. Abbiamo intervistato la direttrice artistica Lucia Bocca Montefoschi che ci ha parlato del programma 2021/2022.
Con grande coraggio avete presentato la nuova stagione. Qual è il sentimento che prevale nel pensare al futuro?
Sicuramente una grande speranza. Intendiamo affrontare il futuro con energia e positività.
Guardando il calendario emergono tanti ritorni. Immaginiamo sia importante per voi il rapporto di fiducia che si è instaurato con i vostri abbonati….
La fiducia degli spettatori, che ci siamo guadagnati nel corso di lunghi anni, non va mai tradita. Analogamente, da noi tornano volentieri gli artisti che hanno già vissuto l’esperienza del nostro palcoscenico, e di questo andiamo molto fieri, quindi si, molti ritorni graditissimi.
Ci sono delle compagnie “nuove”? Spettacoli che per la prima volta calcano le vostre tavole? O proteggere gli spettacoli dello scorso anno é stata una priorità?
Tutte e due le cose. Abbiamo cercato in ogni modo di proteggere gli spettacoli che non sono andati in scena nella passata stagione, ma, accanto a questi, abbiamo aggiunto novità e nuovi spettacoli. Ad esempio la compagnia No Gravity Dance Theatre presenterà Inferno 2021, che è un completo rifacimento del primo spettacolo di Emiliano Pellisari che all’epoca era una totale novità. Altro esempio: il graditissimo ritorno di Vincenzo Salemme che presenterà da noi la sua nuova commedia “Napoletano? … e famme ‘na pizza!”.
A suo avviso, anche se la campagna abbonamenti è in corso, saranno confermati gli abbonati degli anni passati o la crisi economica conseguente alla pandemia influenzerà questo aspetto? Come pensate di contrastare questo processo?
Naturalmente noi speriamo di riconfermare i numeri passati, che erano stati molto favorevoli. Siamo consapevoli però che l’abitudine di andare a teatro va in qualche modo ricostruita dopo tanti mesi di TV e internet, e per questo, abbiamo pensato, per questa stagione 2021-2022 ad un abbonamento ancora più libero e flessibile. 5 o 7 spettacoli da scegliere anche nel corso della stagione.
Il Teatro Olimpico, come tutti, si è fermato. Ma quale é stato il lavoro del “dietro le quinte”?
Abbiamo avuto costanti contatti con tutto il nostro gruppo operativo. Non ci siamo mai lasciati! Anche perché i continui cambiamenti rispetto alla prospettiva di riaprire hanno provocato costanti aggiornamenti, sia sulla programmazione, sia rispetto alla ricollocazione degli spettacoli annullati e il lavoro richiesto è stato molto complicato. Abbiamo avuto però una grande soddisfazione. Neanche uno degli spettatori che ha acquistato il biglietto da noi si è lamentato o si è sentito abbandonato, e la nuova stagione ci sembra molto interessante.