Martedì 10 aprile scorso ha debuttato al Teatro Nuovo di Milano, Taxi a due Piazze un classico della commedia brillante creato dalla penna ironica del commediografo inglese Ray Cooney, già autore di “Se devi dire una bugia dilla grossa”.
La commedia ha debuttato a Londra 31 anni fa ed è rimasta in scena senza interruzioni fino al 1992 e In Italia la commedia divenne subito popolare con Johnny Dorelli nella versione di Garinei e Giovannini, in seguito con suo figlio, Gianluca Guidi, prima diretto da Gigi Proietti e poi regista lui stesso.
La storia di Mario Rossi, il tassista bigamo, è dunque un classico che diverte il pubblico da 25 anni.
L’unico spazio in comune per la doppia vita di Mario è rappresentato da un salotto con tre porte dove i personaggi si districheranno tra “una casa e l’altra”.
La scena si apre con le due mogli Carla e Barbara (Silvia Delfino e Biancamaria Lelli) che, non avendo notizie del marito da diverse ore, denunciano la sua scomparsa chiamando rispettivamente i loro commissiariati di zona descrivendo il marito come “uno come tanti altri”
Finalmente Mario rientra a casa di Carla accompagnato dall’Ispettore Pettinicchio (Antonio Pisu) dopo essere stato dimesso dall’ospedale per una ferita alla testa procurata durante una rissa con dei teppisti che volevano scippare una vecchietta.
Mario però… non è stato ferito dagli scippatori bensì dalla vecchietta che lo ha preso a “borsettate”.
L’Ispettore dipinge Mario come una sorta di eroe alla moglie Carla ma, qualcosa non gli quadra: alla polizia Mario ha fornito l’indirizzo di Carla, Piazza Risorgimento, mentre al’ospedale ha dato un altro domicilio, Piazza Irnerio.
Mario si accorge di essere in ritardo con la moglie Barbara e cerca un espediente per allontanarsi e districarsi dalle mille domande di Pettinicchio: messo alle strette, l’uomo confessa la sua bigamia al suo vicino di casa Walter Fattore (Giampiero Ingrassia). L’uomo rimane incredulo e si fa raccontare come riesce a tenere i ritmi con due mogli e due case, che distano a 4 minuti e mezzo di taxi l’una dall’altra.
Semplice: turno di notte, turno di mattina e turno di pomeriggio, Mario si alterna tra le due donne appuntando il tutto su un’agendina, naturalmente tutto scritto in codice.
Cosa fa Mario nel girono di riposo? “Le flebo”
Da questo momento, per proteggere il suo segreto, una bugia tirerà l’altra per il nostro tassista. Dopo essere stato fotografato da un paparazzo entrato in casa di Carla, fugge a casa di Barbara che si trova in compagnia del Brigadiere Laurinchia (Renato Cortesi) per la segnalazione della sua scomparsa. Mario si trova costretto a fornire un’altra versione dell’incidente a Barbara e all’uomo.
Inutili anche i tentavi da parte di Walter che, invece di aiutare l’amico, complica la situazione spacciandosi lui stesso per Mario Rossi.
Ma un altro personaggio entra a far parte di questo esilarante scenario. Si tratta di Bobby (Piero Di Blasio) nuovo vicino di casa di Mario e Barbara che farà intrusione in casa preoccupatissimo per i 10 litri di vernici rossa finiti sul pavimento del suo bagno che invaderanno presto “il trono” di casa Rossi.
Due ore di battute serratissime e senza sosta tra bugie assurde e gag esilaranti che non lasceranno al pubblico che pochi secondi tra una risata e l’altra.
La coppia Guidi/Ingrassia è un vero motore della risata. Un affiatamento scenico che si percepisce immediatamente, un intesa vincente di due grandissimi Artisti del teatro italiano che va oltre i loro personaggi.
Uno dei migliori testi teatrali che abbia visto negli ultimi anni messo in scena da artisti straordinari magistralmente diretti da Gianluca Guidi che cura anche la parte musicale.
Quando il bel teatro è un testo esilarante…quando il bel teatro è fatto da bravi artisti…
Come scriverebbe Mario Rossi nel suo codice…
Ta al Te Nu- Taxi al Teatro Nuovo!
Fino al 19 aprile al Teatro Nuovo di Milano.