Il primo manuale completo per ballare il tango, basato sul metodo Tangopuro® del maestro argentino Alejandro Angelica.
I punti salienti della storia del tango e le sue strutture musicali, per capire come si è sviluppata la danza, comprendere la musica e imparare ad ascoltarla. Un vero e proprio manuale di ballo, che illustra in dettaglio 48 sequenze con oltre 500 fotografie e un nuovo linguaggio grafico per descrivere i passi del tango, il sistema TangoCodex©.
Un DVD per vedere le varie sequenze in movimento, sulla musica, con testi che ne illustrano i punti chiave e richiamano i concetti spiegati nel volume.
Un videocorso completo in 20 lezioni, per vedere le varie sequenze in movimento, accompagnate dalle musiche di alcuni tra i tanghi più celebri, reinterpretati dall’ensemble Tango Tinto.
Un accurato montaggio che mette in rilievo i particolari più importanti, alternando viste d’insieme a inquadrature ravvicinate, con dettagli al rallentatore e didascalie che riprendono i concetti illustrati nel libro.
Dalla salida al boleo, dal gancho alla volcada e alla sentada, tutte le principali sequenze del tango ballate e spiegate in ogni particolare con una sezione di performance live.
Nel volume troviamo una Breve storia del tango; Le strutture musicali; Tecnica e strutture di base; La salida; L’ocho; La parada; Il giro; La sacada; La barrida; Il boleo; Il gancho; Tango nuevo; La magia del tango.
Gli Autori sono: Alejandro Angelica, il maestro. Nato a Campana (Argentina) nel 1977, inizia giovanissimo a studiare danza classica e contemporanea e a ballare in spettacoli di tango. Dopo aver frequentato le milonghe di Buenos Aires, decide di dedicarsi all’aspetto più profondo del tango, l’improvvisazione. Sviluppa quindi un sistema innovativo e originale, Tangopuro®, fondato sull’analisi del movimento, la comunicazione, l’interpretazione della musica e l’interazione della coppia. Tiene seminari e balla in numerosi spettacoli e festival internazionali in Europa, Cina e Giappone. Nel 2007 ha fondato a Milano il centro Tangopuro® Academia Cultural Argentina, divenuto in breve tempo una delle maggiori scuole di tango in Italia.
Marco Aleotti, curatore e coordinatore dell’opera. Nato a Milano nel 1971, lavora nell’editoria dal 1991 ed è attualmente responsabile editoriale di una primaria agenzia milanese. Il suo incontro con il tango è avvenuto nel 2006 a Milano e grazie al tango ha conosciuto sua moglie Ilaria. Incoraggiato da lei, ha iniziato a studiare presso il centro Tangopuro® con il maestro Alejandro Angelica e una sera del 2009, gli ha proposto di unire le rispettive competenze e la comune passione per il tango per dare il via alla straordinaria avventura editoriale che ha portato alla nascita di questo libro.
Lorenzo Ceva Valla, fotografo e regista. È nato nel 1967 a Milano, dove vive e lavora. Libero professionista, opera soprattutto nel campo del reportage industriale, dell’architettura e del ritratto. Lavora anche come direttore della fotografia e regista di lungometraggi. Affascinato dalla musica e dai movimenti del tango, entra con l’obiettivo nell’intensità e nella dinamica del ballo catturando, nel fermo immagine dello scatto fotografico, l’armonia delle camminate, il ritmo dei passi, l’intensità dell’abbraccio.
Il tango è un genere musicale e un ballo; ma anche una poetica, un’interpretazione musicale, un modo di esprimersi e un linguaggio corporale con il partner. Il tango è per lo più in “tempo” binario, originario della regione del “Rio de la Plata“. Nato in “Argentina” e poi diffusosi in “Uruguay” come espressione popolare e artistica, comprende musica, danza, testo e canzone. Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo. In latino “tango” è la prima persona dell’indicativo presente del verbo “tangere” (toccare) e vuol dire quindi “Io tocco”.
I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni ‘30 e ‘40, Anibal Troilo, Juan Maglio “Pacho”, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro, Enrique Delfino, sono tutti figli di italiani (gli argentini in generale sono figli di immigranti, e l’urgenza di trovare una propria identità spinse il Tango alla sua comparsa non solo come semplice musica ma come un pensiero che si balla). Lo stesso compositore e direttore d’orchestra Astori Piazzolla aveva i nonni italiani, pugliesi da parte di padre, toscani da parte di madre.
In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires ed ebbe ripercussione nella vicina Montevideo che in breve passarono rispettivamente da 210.000 a 1.200.000 abitanti e da 48.000 a 2.000.000 e nella vicina città di Rosario fino ad arrivare a fare il giro del mondo.
Tra i ballerini più famosi vanno citati Miguel Balmaceda, Antonio Todaro, Pepito Avellaneda, José Benito Ovidio Bianquet detto “El Cachafaz”, Juan Carlos Copes, El Tete, Miguel Angel Zotto, Osvaldo Zotto o Carlos Gavito, noto per aver introdotto un tipico abbraccio “sbilanciato” (apilado), Gustavo Naveira y Giselle Anne, che con Fabian Salas e Pablo Veron sono alla base dell’evoluzione del tango moderno, Mariano “Chicho” Frumboli, Esteban Moreno y Claudia Codega, Adrian Veredice y Alejandra Hobert, Sebastian Arce y Mariana Montes, solo per citarne alcuni tra i più famosi.
In tutto il mondo si assiste ad una diffusione del tango capillare, in costante crescita; segno di questo è il proliferare delle milonghe, cioè i luoghi dove si balla e si “vive” il tango, e la nascita di compagnie che rappresentano il Tango sul palcoscenico e di orchestre. Festival ed eventi di tango sono ormai presenti in quasi tutte le grandi e medio-grandi città del mondo. In Europa grande diffusione ha avuto il tango nei Paesi Bassi ed in Francia, di seguito in Italia (patria d’elezione per molti artisti argentini, di origine italiana) ed in tutte le altre nazioni europee.
Il giorno 16 dicembre 2014, nella ricorrenza del 78º compleanno del pontefice Papa Francesco, nella piazza di San Pietro in Roma, si sono ritrovati circa 3000 coppie di ballerini di Tango per diffondere il messaggio dell’abbraccio come simbolo di pace.
Il linguaggio del corpo è prerogativa del tango e quindi, durante la durata del ballo, la coppia non comunica con le parole, le quali interromperebbero l’armonia che si forma in quel momento, dove la musica si trasforma in movimento.
“TANGO, PURO” (Hoepli editore) Manuale di Tango Argentino + Videocorso in Dvd di Angelica Alejandro, Aleotti Marco, Ceva Valla Lorenzo