Stop the M
Tutto nero, palco e attori. Due tè, serviti in ceramica bianca, portati al pubblico in attesa, con fare gentile. Lorenzo Bartoli e Paolo Giangrasso sono maggiordomi fuori e dentro la scena: servitori di clienti e del pubblico.
Scena essenziale: pannelli di polistirolo che prendono forma per diventare idee di mura, mezze sedie.
Non serve di più. Bianco e nero.
La Madre e la figlia Marta (interpretate, in questo caso, da Elisa Galvagno e Valentina Virando), gestiscono un albergo. Loro uccidono i clienti, meglio se facoltosi. Li derubano: vogliono andare al mare. Arriva un uomo, Jan (Alessandro Federico), che dice di essere nato lì e di aver lasciato lì la famiglia anni fa.
La Madre e la figlia non riconoscono il proprio familiare, che farà la stessa fine degli altri. “Una madre dovrebbe riconoscere il proprio figlio”. Maria (Angelica Leo), moglie di lui, sembra un elemento estraneo, di rottura. Unica ad essere vestita di bianco. Unica a sembrare sincera.
E poi i dialoghi, ripetuti, scambiati e interscambiati, senza nessun senso apparente. Giochi di parole.
Stop the M”: ”Amo tutto di te, anche quello che non capisco
Proprietà Commutativa presenta
STOP THE M
IL MALE INTESO
Liberamente tratto da “Il malinteso” di A. Camus
Progetto e regia
Alessandro Federico
Con
Lorenzo Bartoli
Alessandro Federico
Elisa Galvagno
Paolo Giangrasso
Angelica Leo
Valentina Virando
In scena ancora
9 luglio ore 20.30
12 luglio ore 23.00
Palco B
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