Stefano Labbia, giovane romano, autore di Kremisi, Killer Loop’S e Super Santa, ci racconta la sua passione per il mondo del comics e per la scrittura e di altri progetti in corso.
Per cominciare, direi che un’introduzione è d’obbligo per i lettori. Da dove viene Stefano Labbia e qual è la sua storia?
Nasco, cresco e mi nutro di fumetti e libri a Roma, la Capitale d’Italia, dal 1984. Da due anni a questa parte mi dedico solamente alla scrittura che da passione è diventato qualcosa di più.
Come è nata la sua passione per il disegno e per i fumetti?
Disegno anche se a livello non professionistico. Preferisco lasciare le matite e le chine a validi disegnatori italiani e stranieri (altri progetti grafici sono in lavorazione). La passione per la scrittura e per tutto quello che concerne la creatività è insita in me da sempre.
Da appassionato di manga e Marvel universe, era impensabile non approdare al mondo dei comics che credo sia, creativamente parlando, quello che mi appaga di più tra tutti i generi ed i sottogeneri dell’arte dello scrivere.
Quale delle due storie è nata per prima e come mai hai deciso di crearne una seconda?
Prima di Kremisi e Killer Loop’S è nata Super Santa nel 2015. Ho ancora la “documentazione” su carta originale. Super Santa è una graphic novel che si svolge nello stesso universo di Kremisi. Si differenzia per la natura decisamente “sopra le righe” e parodistica, rispetto alla storia di Jackson e soci che invece è più “dark”.
Ambedue però hanno contenuti piuttosto impegnativi (il tema dell’abbandono, della vendetta e della violenza in genere solo per citarne alcuni). Kimberly, invece è nato in un secondo momento fondendo il meglio dei personaggi che hanno colorato la mia infanzia (Lupin III, The Mask, Il Punitore, Deadpool ed altri).
Parlaci delle storie e delle loro differenze, come sei sei stato in grado di creare due protagonisti così diversi sia nel carattere che nello stile grafico?
Le tematiche che affronto al loro interno sono simili: entrambi i protagonisti, Kimberly e Jackson Moore / Kremisi, desiderano e cercano la vendetta. Ed entrambi, alla fine, non sanno cosa farsene… La vendetta è immorale e non ha alcuna utilità, né per Caino, né per Abele. Così come tanti altri atteggiamenti (dis)umani che abbiamo. La violenza non porta a nulla.
Due protagonisti per due universi dai colori e dai toni completamente opposti, come riesci ad approcciarti ad ogni tuo protagonista senza farti influenzare dal carattere dell’altro?
Bella domanda! La mia fantasia me lo concede. Riesco ad inserirmi nel mood del personaggio di cui sento di dover scrivere (scrivo in pratica dappertutto… al bar, in tram, quando ho un’ispirazione, prendo appunti, insomma) senza alcuna fatica.
Ad esempio adesso sto scrivendo un volume dedicato a Super Madness, la piccola “peste “/ mini eroina presente nell’universo di Super Santa – Kremisi. Come riferimento ho Hit Girl di Kick Ass ma Eve, questo il vero nome della ragazzina dai capelli rossi, differisce da Mindy in moltissime cose.
Super Madness odia la violenza e non uccide mai: è convinta di essere un supereroe pur avendo “solamente” il fattore rigenerante (Wolverine docet) e nessun altro potere. Ha studiato arti marziali dopo essere stata aggredita dai villain che volevano toglierle il potere per replicarlo, tentando ripetutamente di ucciderla.
Quindi la sua è stata inizialmente una difesa personale che è diventata altruistica in un secondo momento. Non ha sete di vendetta. O desiderio di riscatto. Lo fa perché può farlo… Assieme a May (teleporta), altro personaggio portante delle due serie, formano una coppia formidabile. (NdR – la piccola è stata disconosciuta dai suoi genitori, una volta scoperto il suo super potere, quasi che fosse un pericolo per loro e per la società.
È grazie a Santa, Titania ed in seguito May che la piccola Eve si rialza dal ko e combatte per quello in cui crede.).
I personaggi sono sempre stati così o nel progetto originale avevano qualche differenza rispetto a quello finale?
No, tutti i personaggi sono stati elaborati assieme ai rispettivi disegnatori che collaborano al progetto.
Kimberly, protagonista di Killer Loop’S, è sicuramente quello che ci ha colpito di più. Ricorda quasi un incrocio tra il fisico del nostrano Dylan Dog, la vita de Il Punitore americano ed il carattere del canadese Deadpool, sono stati loro ad ispirare il personaggio?
È la seconda volta che accostano Kimberly a Dylan Dog… è un grande onore! Anche se il trentenne killer prezzolato non è propriamente un Detective dell’occulto… Ma le atmosfere sono quelle anche se decisamente meno horror, per così dire. Il clima che aleggia nelle avventure di Kimberly è più votato al pulp, al noir, all’action e al gangster.
L’uomo si ritrova – senza alcun potere, ricordiamolo! – accerchiato dalla malavita organizzata, da una squadra di killer sulle sue tracce, dalla polizia, dalle agenzie di ogni paese… contemporaneamente! Tornando alla domanda – e cercando di rispondere: si, credo che il Punitore e Deadpool siano stati fonte d’ispirazione. Così come Lupin III, Jigen, The Mask – Stanley Ipkiss e persino l’ironia allucinante di Bugs Bunny. Insomma spero di aver creato un bel mix!
Anche gli antagonisti di entrambi gli universi sembrano però un capolavoro di sceneggiatura. Di solito che tipo di percorso segui per creare dei cattivi simili e così ben caratterizzati? Ma soprattutto, chi è il tuo preferito?
Altra bellissima domanda… Vi ringrazio per le belle parole! I personaggi nascono e si evolvono in fretta. Tutto deve combaciare senza possibilità di discrepanza. Ogni personaggio, ogni motivazione che lo spinge a comportarsi in un determinato do deve essere solida e ben documentata.
Il lettore non deve avere dubbi, perplessità, timori… La storia è come un enorme puzzle ed ogni azione, mossa, contromossa, characters è un pezzo di esso. Con Kremisi, Super Santa e Titania – si, avrà una serie dedicata! – sto facendo un lavoro incredibilmente snervante. Non credo che gestirò più una così enorme mole di lavoro. Rispettare la continuità alla lettera è veramente molto stressante.
Ovviamente è anche appagante… ma richiede un dispendio di energie unico nel suo genere. Il mio preferito in Kremisi e Super Santa… posso dirne più di uno? Titania e Super Madness a pari merito. Per Killer Loop’S, dopo Kimberly direi Kanvas, assassina letale e pazza al pari della (per ora) più famosa Harley Quinn!
Per chiudere non manca che la domanda più ovvia, quando potremo finalmente leggere le storie complete di Killer Loop’S e Kremisi?
Il primo volume di Killer Loop’S vedrà la luce ad inizio 2018: sarà in bianco e nero con le cover interne e la copertina in tricromia (bianco, nero e rosso). Ho / abbiamo firmato con LFA Publisher. Per Kremisi e Super Santa… spero che la situazione si sblocchi al più presto! Aspettiamo solamente che una delle case editrici italiane interessate si faccia avanti con una proposta concreta. Anche perché ho / abbiamo avuto un contatto dall’estero molto molto interessato
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