Un tuffo nella Manhattan gangster dei mitici anni Venti, ma accompagnata dai più trascinanti brani della musica pop e rock, insieme a Veronica Pivetti che torna al Bobbio nei panni della sensuale e spiritosa Jenny Talento, fioraia di facciata e venditrice d’oppio by night: è “Stanno sparando sulla nostra canzone”, lo spettacolo di Giovanna Gra e Walter Mramor in scena al Teatro Bobbio dal 2 al 5 febbraio alle ore 20.30 (domenica alle ore 16.30) come settimo appuntamento in abbonamento della Stagione 2022/2023.
“Stanno sparando sulla nostra canzone” è uno spettacolo musicale nuovo e diverso da tutti gli altri: non è un musical, neppure una commedia musicale, ma è farcito di canzoni. Dentro il testo originale firmato da Giovanna Gra corre un impianto musicale ideato dal maestro Alessandro Nidi in cui le canzoni, scelte tra le più famose e amate, sono parte integrante della storia perché loro stesse narrano la vicenda. Gli ingredienti sono fusi perfettamente anche grazie alla presenza di due partner in scena dalle capacità indiscusse come Cristian Ruiz e Brian Boccuni.
Veronica Pivetti emerge con una presenza scenica brillante: una prova d’attrice e cantante che lei riesce a declinare con carattere, gusto, sensualità ed ironia e per la quale strappa continui consensi in sala. Molti gli spunti che mettono in relazione lo spettacolo all’attualità: l’ambientazione è negli anni Venti del Novecento, quando l’epidemia di spagnola ha afflitto l’intera popolazione lasciando scampati e sopravvissute; la condizione della donna è sotto la lente. Da qui una voglia di rinascita e di riappropriazione della vita incontenibili. Il tutto intrecciato a una storia di passione, gelosia e rivalsa.
Lo spettacolo, produzione ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale con la collaborazione di Pigra srl per la regia di Gra&Mramor, «è un piccolo/grande miracolo pieno di idee, e di idee molto originali e sorprendenti», spiega Veronica Pivetti. «Uno spettacolo anche molto nuovo per l’Italia. Sono molto soddisfatta perché accanto a me ci sono due ottimi interpreti e, cosa più importante, c’è una grande intesa sul progetto che non è scontato. Mi piace l’idea di poter interpretare a modo mio alcune meravigliose canzoni che amo da sempre».
Siamo dunque in America, nei mitici anni Venti. Anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più sconsigliati, l’epidemia di spagnola un lontano ricordo. In ogni pentola, o quasi, frigge quel che passa il convento, ma anche una bella manciata di futuro fresco e incontaminato. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Le sopravvissute si danno alla pazza gioia e sanno che la speranza l’ultima a morire. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Questa l’atmosfera della nostra storia accompagnata dalla contemporaneità di canzoni fra le più note e trascinanti della musica pop e rock. Protagonista di questa black story è Veronica Pivetti, in arte Jenny Talento, fioraia di facciata ma, in realtà, venditrice d’oppio, che finisce col cedere alle avances di un giovane e inesperto giocatore di poker, Nino Miseria. La voglia di risorgere, dopo gli anni della pandemia, soffia sulla passione, e Jenny si lascia trascinare in un mondo perduto fatto di malavita, sesso, amore e gelosia. Fino a quando il gangster più temuto della città, Micky Malandrino, non pretende da lei la restituzione di un vecchio debito contratto dal suo amante. Dopo qualche resistenza, la donna cede, ma poi ci ripensa trascinandoci all’epilogo, in una resa dei conti salata e non più rinviabile, con un finale in crescendo decisamente esplosivo. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urban, spolverato dai fumi colorati delle strade di Manhattan, da occhiali scuri, mitra, calze a rete, scintille e canzoni. E dalla travolgente esuberanza di un mondo risorto alla vita.