Il percorso di crescita di Sara, il lungo viaggio di Baquar, le cure che Alessia dona amorevolmente ai più deboli, l’anno sabbatico di Teresa, la passione per i libri di Shahzaib, le lezioni di italiano di Alessia, il duro lavoro ai cantieri di Adil e il percorso di crescita di ChiaraStella: storie di quotidianità, ma non banali pubblicate nel del libro Storie da stereotipi- tutti sorridono nella stessa lingua. Non banali, perché a raccontarle sono i diretti interessati: cinque ragazzi e tre ragazze tra i 21 e i 24 anni che vivono a Trieste, diversi tra di loro per origine e cultura, ma tutti impegnati nello studio, nel lavoro e nel volontariato.
Il libro, curato da Emily Menguzzato, nasce dal progetto “Comunità di Pratica Interculturale – Attivagiovani Giovani talenti in azione”, ideato da Ilaria Margherita, vicepresidente della Cooperativa Agricola Monte San Pantaleone. Il progetto ha coinvolto 8 ragazzi italiani e stranieri di origine pakistana, arrivati alcuni anni fa in Italia come minori non accompagnati e ora integrati nella vita cittadina. Fra le tante attività del progetto appunto un percorso di scrittura creativa che ha portato alla realizzazione di questo importante volume.
Dalla prefazione del libro:”Abbiamo visto le montagne e il mare in lontananza, ne abbiamo fatto metafore, ne abbiamo sognato le possibilità di evasione e di ritrovo, dimenticandoci spesso di non esserci conosciuti/e da sempre. Ed abbiamo riso, davvero tanto, perché poi in realtà tutti sorridono nella stessa lingua”.
Storie da stereotipi- tutti sorridono nella stessa lingua è il frutto di un lavoro condiviso che vuole arrivare direttamente al pubblico, per farlo sorridere, commuovere e riflettere, contribuendo ad eliminare quegli stereotipi ancora diffusi sull’accoglienza degli stranieri, sul lavoro e sui i sogni dei giovani. Da leggere e far leggere soprattutto nelle scuole.