Le sirene. Da sempre nell’immaginario comune simboleggiano la seduzione.

Ma è sempre stato così? Lo spiega l’antropologa culturale Elisabetta Moro nel suo saggio “Sirene. La seduzione dall’antichità ad oggi” uscito da poco per la società editrice il Mulino.

Un mito, quello delle sirene, che perdura nel tempo e viene da chiedersi…perchè?

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Probabilmente perché col suo corpo ibrido ci aiuta a capire un po’ più di noi.

La sirena tiene infatti insieme natura e cultura, la parte di noi legata alle passioni e la parte invece più raziocinante, che ci fa ragionare e pensare.

Fin dall’antichità le sirene sono state esseri sapienziali, erano seduttrici sì con la propria voce ma anche col sapere che portavano in sé.

Una cultura come la nostra col tempo sempre più legata al cattolicesimo ha un po’ distorto questa visione.

Il saggio è quindi un documento in difesa delle sirene e ce lo dimostra una storia in particolare.

Sirene e città

Una cosa che si può scoprire attraverso il saggio è che le sirene furono anche fondatrici di città, come per esempio Partenope, fondatrice di Napoli, col cui nome gli abitanti ancora si identificano (i napoletani sono anche detti Partenopei).

La sirena in questo caso costruisce un popolo, costruisce una polis; possiamo quindi dire che le sirene non producono figli ma cittadini.

Questo vale anche per altre due sirene che nel mito fondarono Terina (intorno a Vibo Valentia) e quella che oggi è Paestum e allargandoci ancora un po’ la dea Siria che fonda la nazione siriana.

Nelle raffigurazioni di alcune sirene c’è anche il violino perché il corpo della sirena è la voce, non il corpo fisico.

La voce. Parola, profezia e racconto della passato, del presente e del futuro: questo è il vero contenuto delle sirene.

Le sirene nella produzione artistica

Una seconda questione riguarda la presenza massiccia del mito della sirene in letteratura, poesia e filmografia.

Ciò succede perché le sirene incontrano Ulisse in un episodio mitologico che è la matrice della cultura occidentale tanto che è l’episodio più raffigurato in arte.

E’ il calco mitico su cui l’Occidente ha costruito il proprio pensiero

Ulisse esce vincitore dall’incontro con quello che si ritiene non governabile e di riflesso rende l’umanità vincitrice nei confronti di quello che non si conosce e che non si riesce a governare.

Ci sarebbe molto altro da dire sul mondo delle sirene ma interessanti e degni di approfondimento sono i due capitoli del saggio legati alle sirene e alla mela come simbolo di tentazione e il confronto tra il ‘mito Sirena’ e la Sirenetta nella produzione di Andersen e successivamente della Disney.

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