Si è svolta nelle scorse settimane a Trieste la diciannovesima edizione di ShorTs- International Film Festival.
Il primo anno dopo la maggiore età potrebbe segnare una pausa, un momento in cui vivere del lavoro di questi anni.
ShorTs2018 invece si rivela essere sempre avanti, trovare sempre nuovo slancio e idee per rinnovarsi e rimanere sulla cresta dell’onda.
E’ stata un’edizione degna di nota per vari motivi
Le Novità
Ecco, una delle parole di questa stagione è novità.
Una tra tutte, visto il successo riscontrato nelle scorse edizioni, è la sezione SweeTS4Kids che quest’anno è raddoppiata.
Nei due giorni di Shorter si sono viste al lavoro, sui corti a loro dedicati, due giurie separate: Shorter Kids per i bambini dai sei ai dieci anni e Shorter Teens per i ragazzi dagli undici ai quindici anni.
Vincitore della prima categoria è Dumbheads di Matic Perčič (Slovenia, 2018) mentre il vincitore della seconda è Change your planet di Julia Bobkova (Russia, 2017).
Altra novità è quella legata alla collaborazione con un altro giovane e fresco Festival triestino: il TriesteBookFest che ha portato a Trieste, per dialogare con moderatori di primo livello, Mariantonia Avati, Fulvio Ervas e Francesco Carofiglio.
I tre autori hanno parlato dei loro libri ma anche delle sensazioni e delle prospettive che si vengono a creare quando dal libro si trae un film (ad esempio “Se ti abbraccio non aver paura” di Ervas).
Tra le novità anche una nuova sede: lo ShorTs Hub di Piazza della Borsa, di cui parlerò nei paragrafi successivi perché è legato a una delle innovazioni di questa stagione.
Emozione
L’emozione è palpabile in tutti i protagonisti del ShorTs2018 ma soprattutto negli sguardi, nelle parole ma anche nei silenzi di Chiara Valenti Omero, direttrice del Festival.
Una Valenti Omero fiera della sua creatura ma sempre sorpresa dall’affetto e dalle parole rivoltele dagli ospiti e dagli amici.
Realtà virtuale
Ecco la vera novità di questa edizione: il focus sulla realtà virtuale, o VR che dir si voglia.
La VR ha trovato in ShorTs uno spazio esclusivo, lo ShorTs Hub cui accennavo prima.
Nel cosiddetto White Hub è stato possibile, lungo tutto lo svolgimento del Festival, guardare tramite gli appositi visori i corti selezionati dalla direzione e che poi sono stati visionati anche da una giuria a loro destinata.
Nella serata finale, durante la premiazione di tutte le sezioni, la giuria composta da Emilio Cozzi, Txema Muñoz e Omar Rashid ha premiato anche il miglior corto VR: Remember di George Kacevski (Australia, 2016).
Il premio di Rai Cinema Channel invece al miglior cortometraggio VR è stato assegnato ex aequo a The Dream Collector di Mi Li (Cina, 2017) e Lifeline di Victor Michelot (Francia, 2017)
Premio Speciale alla fiction “La porta rossa”
In conclusione della serata è stato consegnato un premio speciale al regista Carmine Elia che ha creduto nel progetto innovativo di questa serie che
Ha portato la bellezza del capoluogo giuliano nelle case di milioni di italiani e nel mondo.
Presenti, emozionati e felici per questo premio e per essere di nuovo nella cittadina in questo periodo per le riprese della seconda stagione, alcuni degli attori principali: Lino Guanciale, Elena Radonicich , Gaetano Bruno e il produttore Maurizio Tini.
Alcuni risultati salienti
Da evidenziare il premio EstEnergy – Hera Comm al miglior cortometraggio votato dalla giuria composta da Virna Gioiellieri, Emanuele Nespeca, Chiara Nicoletti e Veronica Pivetti andato a “Matria” di Alvaro Gago (Spagna, 2017)
Per la sezione Nuove Impronte invece il tris di premi per Giovanni Totaro che con il suo “Happy Winter” ha portato a casa: il Premio Crédit Agricole FriulAdria per il miglior lungometraggio votato dalla giuria composta da Marco Alessi, Daniele Orazi, Elena Radonicich, Sydney Sibilia e Giovanna Taviani; il premio de “Il Piccolo” e il premio AGICI per la miglior produzione
Il premio SNCCI al miglior lungometraggio, votato dalla giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (composta da Luigi Abiusi, Massimo Causo e Adriano De Grandis) è andato invece a La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo (Italia, 2018), i quali si sono guadagnati anche il premio ANAC per la miglior sceneggiatura.
Tutti i premi e i vincitori delle due sezioni principali Maremetraggio e Nuove Impronte qui.
ShorTs si conferma non solo un evento catalizzatore di attenzione per il pubblico, sia di triestini che di turisti, ma anche un luogo di incontro e scambio per professionisti e giovani aspiranti operatori del settore cinematografico nazionale ed internazionale.
Per tutte le foto dell’articolo il ringraziamento va a Jorge Muchut e Luciana Faino di Ohmydoc