E’ uscito nelle librerie lo scorso 29 Novembre, grazie a Newton Comtpon, Shadowsong, il romanzo di S. Jae-Jones che segue le vicende cominciate nel primo capitolo di questa duologia fantasy, Wintersong.
Retelling poetico e visionario del film Labirinth – quello in cui un David Bowie magnetico interpretava Jareth, il Re dei Goblin – Wintersong seguiva le vicende di Elizabeth, detta Liesl, una ragazza appassionata di musica, con un cuore così grande da trovare il tempo per preoccuparsi della bellissima sorella Kathe e del talento musicale del fratello Joseph, detto amorevolmente Sepperl.
Ma il cuore di Elisabeth è anche il cuore di una donna che sogna l’affermazione, che anela il rumore scrosciente di applausi di coloro in grado di riconoscere il suo talento di compositrice. Più di tutto, però, il cuore di Elisabeth è – specie in questo secondo volume – un cuore che mantiene traccia del tocco oscuro del re degli inganni, il principe del sottosuolo, il Re Dei Goblin con cui ha condiviso baci e note.
Shadowsong si apre sei mesi dopo il ritorno di Elisabeth dal regno del Sottosuolo e il lettore si trova davanti ad una ragazza che non riesce più a capire quale sia il suo posto nel mondo. Una ragazza che, di colpo, non riesce più nemmeno a riconoscere cosa sia reale e cosa non lo sia, mentre minacce dal mondo oltre il velo sembrano volerla reclamare per nome.
Chi, dopo Wintersong, si aspettava un romanzo incentrato solamente sulla (bella) storia d’amore tra Liesl e il Re dei Goblin probabilmente rimarrà deluso da questo romanzo che è, invece, un percorso di formazione, una passeggiata oscura e dissestata nel mondo di Elisabeth.
L’autrice S. Jae-Jones non sembra essere interessata tanto a descrivere una semplice storia d’amore. La sua penna, così come il suo stile evocativo e poetico, che è ammantano nelle leggende della Baviera e di un mondo che non esiste più, è al servizio della sua protagonista.
Shadowsong è un romanzo pieno di note ma anche di ombre, di presenze ostili e di ricordi spettrali. Il tutto utilizzato per permettere a Liesl di emergere, di crescere, di muovere i passi all’interno di una storia che vuole definirla e costruirla come essere indipendente.
A differenza di tutte le protagoniste badass che ci vengono propinate nella maggior parte dei fantasy young adult del mercato editoriale odierno, la forza di Liesl viene dalle sue fragilità, dai suoi dubbi, ma anche dalla scelta di S. Jae-Jones di dipingere una protagonista che si realizza da sé, che non ha bisogno di spalle larghe e maschili a proteggerla dal mondo. Liesl è una donna che il mondo lo combatte, lo sfida, a tratti lo domina.
E’ la ragazza che va a salvare il principe dal drago, in un rovesciamento di prospettiva che odora di modernità, nonostante la storia sia ambientata più di un secolo fa.
Shadowsong è un romanzo non facile, mai scontato, ma così pieno di macabra meraviglia che è davvero impossibile pensare di poggiarlo prima di essere arrivati alla conclusione delle avventure di Liesl e delle sue note che echeggiano tra due mondi, uno morente e pieno di richiami alla letteratura classica. L’altro immobile, sottomesso alle regole del buon comportamento, che trasuda note di tutti i maggiori compositori dell’epoca.