C’è una nuova voce in quel paradiso narrativo che è il fumetto, ha i toni, i chiaroscuri della vita sofferta, piena di forza dell’ Afro-America e della sua musica, sensuale e potente: il blues.
SEVEN ROOTS BLUES, splendido esordio di Mattia Valentini ( Edizioni NPE) è un libro da leggere e guardare in silenzio per immergersi nelle sette storie ispirate alle biografie dei più grandi esponenti della musica blues, ai racconti dell’ etnomusicologo Alan Lomax, ai testi di celebri brani musicali.
Il risultato è sorprendente. Valentini, oltre ad essere diplomato in cinema d’animazione è anche musicista, vive a pane e blues. Il suo tratto grafico è di una tale profondità che sembra di vivere, nei racconti del libro, le sensazioni e le contraddizioni di un tempo in cerca della sua crescita, animato da uomini coraggiosi e disperati che trovavano nella musica la possibilità di esprimere quello che avevano dentro.
Le storie, collegate tra loro, sono il percorso di un giovane afroamericano alla scoperta delle proprie origini, passando attraverso decenni diversi.
In realtà si rivelano un viaggio all’interno dell’uomo.
Le passioni, i drammi, gli amori, vicende che mostrano l’estasi e l’abisso, tentativi incerti o risoluti, per trovare una via di fuga da errori che distruggono se stessi o gli altri, alla ricerca di quella strada insondabile e imprevedibile sulla quale l’uomo muove i passi, in cerca delle sue occasioni.
SEVEN ROOTS BLUES prova a raccontare tutto questo perché il blues, come lo spirito dell’uomo,
“è un luogo del possibile, in cui l’impossibile può abitare perché non esistono regole”.