Solo la leggerezza calviniana di Pino Strabioli, insieme alla sua indiscussa cultura e ai modi garbati, poteva rendere omaggio in maniera così fedele e vivida a Paolo Poli in occasione dell’inaugurazione della rassegna de I Solisti del Teatro nell’incantevole atmosfera dei Giardini della Filarmonica di Roma.

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Sempre fiori, mai un fioraio è una narrazione traboccante di aneddoti, sfumature ironiche e battute caustiche ed esilaranti, arricchita dalle melodie che Marcello Fiorini esegue alla fisarmonica: da Youkali a Lilì Marleen, ce n’è per tutti i gusti! L’occasione di questa prémière è l’inaugurazione  – con un meritatissimo tutto esaurito – della XXVII edizione de I Solisti del Teatro, rassegna diretta da Carmen Pignataro in programma nei giardini della Filarmonica Romana fino al 4 settembre.

Prendendo spunto dall’omonimo libro edito da Rizzoli, Sempre fiori, mai un fioraio è un po’ reading e un po’ one man show in cui, oltre alla poliedrica figura di Poli, anche Pino Strabioli è parte vivida e vivace del racconto scenico. Ora silenzioso ascoltatore, ora fantasioso narratore delle confessioni pubbliche dell’artista, Strabioli ne mette in luce le eccentricità e le umane fragilità, con sguardo commosso e divertito.

Gli argomenti più privati, spesso, vengono taciuti: Poli stesso li vuole lasciare per i momenti in cui la “piccola ladra”, alias il registratore utilizzato in questi incontri realmente avvenuti proprio per la stesura del libro, è assente. Ma la reticenza non è solo pudore, è anche mistero e, dunque, creazione di un personaggio oltre la scena: un’arte nell’arte che Poli ha sempre magistralmente attraversato con signorilità, ma anche spregiudicata onestà. Così anche Strabioli usa alcune reticenze ad hoc per restituirci di Poli un mosaico, composto di preziose tessere dai colori brillanti, ma anche di qualche grigio e nero, che in lontananza delineano la complessità di un artista fra i più dotati dell’Italia del Novecento.

Alla fine si sono aggiunti due omaggi: a Raffaella Carrà che, in un filmato di Milleluci del 1974, affiancava in abiti maschili un seducente Paolo Poli in veste da diva primi Novecento, e alla indimenticabile Franca Valeri.

Molti gli applausi e, soprattutto, i fiori per gli artisti, ma nessun fioraio in giro!

Credits foto di copertina – I Solisti del Teatro

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