SConcerto di Natale
Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano, Piazza Università – Catania
21-22-23 dicembre, ore 21.00
INGRESSO LIBERO posti limitati
per info e prenotazioni 3467472779 – info@ingressolibero.eu
La stagione del Teatro Machiavelli, con la direzione artistica di Lamberto Puggelli, presidente dell’associazione Ingresso Libero, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo Catanese e Isola Quassùd, si arricchisce di una nuova proposta che andrà in scena venerdì 21 a domenica 23 dicembre.
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p style=”text-align: justify;”>Gli A.c.h.Tura (Acciaccatura), al secolo: Elisabetta Anfuso, Antonio Bruno, Salvo Disca e Claudia Puglisi sono i quattro straordinari e versatili attori/cantanti/mimi che ci propongono “SConcerto di Natale” –big medley natalizio per quattro voci miste- uno spettacolo unico nel suo genere, di carattere prevalentemente musicale in cui è presente il gioco, l’incontro e lo scontro tra diverse discipline artistiche e diversi linguaggi.
SCONCERTO DI NATALE nasce dalla collaborazione artistica e dalla sinergia umana e professionale che lega insieme un gruppo di giovani artisti siciliani. L’ensemble nasce nell’estate 2010 e dopo varie esperienze è giunto all’attuale formazione in cui si la sintonia professionale è rafforzata da un forte affiatamento.
Il nome (acciaccatura) che induce a pensare a qualcosa di ammaccato, deformato, in realtà è riferito ad una figura musicale, un abbellimento musicale che consiste nell’appoggiare rapidamente una nota alla nota reale da abbellire e gli A.c.h.Tura fanno l’uno e l’altro: deformano cioè alterano la forma originaria di un brano e la abbelliscono arraggiandola in altro modo più gioioso e divertente.
Il risultato è un brillante, ironico ed imprevedibile concerto a cappella che passa in rassegna i canti, le melodie, i temi più importanti e significativi della tradizione natalizia di tutti i tempi: da “White Christmas” ad “Adeste fideles”, da “Jingle bells” a “Santa Claus is coming to town”, passando dai più famosi canti Gospel a quelli della tradizione africana, mittle-europea e siciliana. Lo spettacolo affronta il tema eterno del Natale nelle sue svariate sfaccettature ed in tutti quegli aspetti sociali che lo rendono una “festa di rito” che accomuna l’intera collettività.
La perfetta fusione fra queste quattro voci fa sì che la performance non si limiti, dal punto di vista musicale, alla semplice esecuzione di un coro a cappella, bensì la trasforma e la rende una vera e propria “orchestra vocale”.
“I nostri spettacoli (e quindi le canzoni che contengono) derivano da sessioni di prova in cui improvvisiamo – afferma Salvo Disca, coordinatore musicale del progetto – da lì troviamo spunto rispetto a quali canzoni utilizzare, che linea drammaturgica dare ad una data parte di spettacolo e, di conseguenza ne nasce il primo tentativo di arrangiamento che poi prende sviluppo in una separata sessione di prova. Abbiamo un altro spettacolo più “feriale” che si chiama “A modo Mio” e stiamo già lavorando per metterci in scena con un altro spettacolo ancora di cui, però, non possiamo anticipare nulla.”