Sciaranuova Festival 2018.
Ritorna per il quarto anno consecutivo, alle pendici nord dell’Etna, il progetto teatrale diretto da Paola Pace e prodotto da Planeta.
A Passopisciaro gli ultimi due week end di luglio, sul palcoscenico naturale del “Teatro in Vigna”, il teatro, il paesaggio, la poesia la musica e il buon vino si incontrano per dar vita ad uno degli eventi più originali dell’isola siciliana.
Un luogo meraviglioso, la tenuta di Sciaranuova; un raffinato aperitivo con vini delle cantine Planeta; e una scelta artistica di spessore, ideata e curata da Paola Pace, daranno vita anche quest’anno a una vera e propria celebrazione dell’arte dell’attore-autore, attore come microcosmo, punto di partenza e approdo delle infinite variazionidel teatro.
Per l’occasione abbiamo intervistato la direttrice artistica Paola Pace.
Sciaranuova Festival, un evento giunto oramai alla quarta edizione, cosa puoi dirci delle sue origini?
Quattro anni fa sono stata invitata qui per portare in scena un mio monologo che, per pura coincidenza, parlava proprio della dea siciliana per eccellenza, ovvero Demetra, la dea della terra.
A loro piacque molto il mio spettacolo e io rimasi incantata da questo luogo quasi fiabesco quindi, quando proposi di organizzare un festival che permettesse di valorizzare ancora di più la bellezza del posto, la mia idea venne subito accettata da Alessio Planeta con un entusiasmo stupefacente. Da lì abbiamo cercato di immaginare il festival come un luogo dove radunare veri artisti che facessero vero teatro.
E come è stata la prima risposta del pubblico, siete riusciti a conquistarlo fin dalla prima edizione?
La risposta del pubblico è stata meravigliosamente inaspettata. È come se avesse capito fin da subito le potenzialità e la bellezza di creare un evento teatrale in un luogo così stupendo. L’elemento che è piaciuto di più è stato sicuramente il fatto che molti degli spettacoli portati in scena si rifacevano in qualche modo alla stessa Sicilia per omaggiarla e per raccontarne i misteri e le tradizioni.
Elemento che è rimasto poi una costante in tutte le altre edizioni.
E quali sono invece gli elementi di novità di quest’anno rispetto alle altre edizioni?
L’edizione di quest’anno di Sciaranuova Festival è più articolata ed arricchita con due weekend di spettacoli e di musica che si concluderanno con una passeggiata filosofica condotta da due poeti paesaggisti. La prima settimana con Andrèe Bella, che ha scritto un bellissimo libro intitolato Socrate in giardino, la seconda domenica, invece, sarà Tiziano Fratus, poeta e drammaturgo, che guiderà il pubblico in un viaggio per omaggiare la natura che avvolge i piedi dell’Etna.
Ho voluto portare questa novità perché, sebbene il teatro sia perfetto nel regalare un’esperienza bucolica, comunque mancava un qualche evento che rendesse la natura stessa protagonista del festival.
Vorrei tornare su quello che hai detto prima, cosa intendi per “veri artisti che fanno vero teatro”?
Intendo che, nell’organizzare la scaletta del festival, non vado per forza a cercare attori o attrici eredi di una qualche dinastia artistica ma, semmai, ricerco rappresentazioni e spettacoli appassionati, figli della bravura di chi li ha scritti e di chi li porta in scena. Io non voglio il grande nome, io voglio la grande bravura.
E questa bravura spesso si nasconde proprio in artisti che non sono conosciuti dal grande pubblico.