Sarà l’avventura di Carlo Fontana

Una vita per il teatro

Si spengono le luci e si apre il sipario. Si va in scena: maschere, costumi, scenografie, attori, vite riempiono il palcoscenico. Dietro all’esibizione c’è la mano dell’artista, che come un demiurgo plasma e caratterizza i personaggi che abitano il palco e li guida verso la loro massima espressione. Studiare e incasellare il complesso mosaico della rappresentazione teatrale è invece compito dell’operatore culturale, che crea le condizioni affinché il talento possa esprimersi al meglio.

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Carlo Fontana ha dedicato la sua vita al teatro. Sin da giovanissimo si è infatti occupato di critica teatrale per poi osservare da vicino, affiancandoli, il mestiere dei più grandi professionisti – da Antonio Ghiringhelli a Paolo Grassi, da Giorgio Strehler a Carlo Maria Badini – che hanno reso contemporaneo il teatro di prosa e il teatro lirico italiano.

Dopo aver diretto la storica casa discografica Fonit Cetra, è diventato sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e del Teatro alla Scala di Milano, dove ha impostato la politica del “doppio binario”, recuperando da un lato il dialogo con il pubblico borghese più dinamico e rendendo dall’altro l’opera accessibile al pubblico di massa.

Ha infine affrontato l’enorme sfida del suo rinnovamento – delle mura, dei meccanismi di scena, del finanziamento. “Condurre il teatro come una famiglia” è stato il fil rouge della sua carriera e gli ha permesso di mantenere il giusto equilibrio tra loggionisti e nuovi adepti per un teatro moderno, efficiente, per tutti.

“Sarà l’avventura” (casa editrice il Saggiatore, collana “La Cultura”, 320 pagine con immagini) è il racconto di questa lunga storia di amore e passione. Di una esistenza spesa al servizio dell’arte concepita come impresa corale e del teatro come fatto sociale: linguaggio ed espressione di un’identità umana che ogni volta in scena riscopre se stessa.

L’autore

L’autore, Carlo Fontana, manager culturale, è presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio. Ha collaborato con Paolo Grassi al Piccolo Teatro e al Teatro alla Scala, è stato amministratore delegato della casa discografica Fonit Cetra e ha diretto il settore Musica della Biennale di Venezia.

È stato sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e del Teatro alla Scala e amministratore esecutivo del Teatro Regio di Parma. Ha insegnato all’Università Statale di Milano e all’Università di Pavia. È stato presidente dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e Senatore della Repubblica.

È autore, fra gli altri, di “A scena aperta” (2006), “Paolo Grassi. Una biografia tra teatro, cultura e società” (2011), “La mia Biennale” (2020).

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