Prosegue la Stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia alla Sala Bartoli, con due diverse prime che si succedono stasera lunedì 21 e domani martedì 22 novembre. Si tratta rispettivamente degli spettacoli “Pier Paolo Suite” di Glauco Venier e “Tutto sua madre”di Guillame Gallienne, con Gianluca Ferrato diretto da Roberto Piana.
“Pier Paolo Suite” va in scena alla Sala Bartoli solo lunedì 21 novembre alle ore 20.30: nasce dalla volontà di rendere omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini, attraverso una commistione di linguaggi diversi e avvincenti, musica, teatro e danza.
L’idea dello spettacolo è di Glauco Venier, musicista corregionale dalla fama internazionale. Ha esordito nell’ambito della classica e del rock ma dopo il diploma in conservatorio ha studiato in America ed iniziato la sua intensa carriera artistica nel corso della quale ha collaborato con alcuni dei più importanti esponenti del jazz mondiale.
Glauco Venier sarà anche in scena in “Pier Paolo Suite”, al pianoforte, trasformando in evocazione sonora alcune liriche friulane di Pier Paolo Pasolini, Federico Tavan, Amedeo Giacomini e Novella Cantarutti. Lo accompagneranno la voce di Alba Nacinovich, il sax di Marcello Alulli e Francesco Diodati alla chitarra. Su queste composizioni i danzatori della Compagnia Arearea daranno vita ad una coreografia di danza contemporanea – firmata da Roberto Cocconi – e la danza si intreccerà alle parole dei poeti, interpretate dal gruppo Arti Fragili. Lo spettacolo porta in scena giovani attori e danzatori, in uno sforzo compositivo del tutto nuovo.
È una produzione di Fondazione Luigi Bon con Arearea e Arti Fragili in collaborazione con molte realtà culturali regionali.
Si incentra invece sulla versatilità straordinaria del protagonista, Gianluca Ferrato, “Tutto sua madre” proposto per la prima volta in Italia e in scena il 22 novembre alle 19.30 e il 23 novembre alle 21 alla Sala Bartoli.
Il raffinato e ironico monologo è stato scritto e interpretato nel 2012 da Guillaume Gallienne, attore e regista di punta della Comédie Française. Straordinario il suo successo a Parigi, tanto che due anni più tardi lo stesso autore ne ha tratto un film, che ha meritato diversi premi César. Il titolo originale “Les garçon et Guillaume, à table” – che si potrebbe tradurre come “Ragazzi e Guillaume, a tavola!” – contiene già in sé l’equivoco che fa da motore allo spettacolo.
Guillaume per i familiari non è come i suoi fratelli: “ragazzi”, prestanti, testosteronici. Il suo essere fantasioso, delicato, è inviso a padre e fratelli. Così il protagonista si isola in un mondo in cui imita e fa rivivere le donne che ammira: da Sissi a una ballerina andalusa, da sua nonna a sua madre, la persona a cui più di ogni altra vuole assomigliare. Ed appare ancor più effemminato…
Finché in una sorta di “coming out” alla rovescia, incontrando la seconda donna della sua vita, con naturalezza lascia emergere la sua vera natura e stupisce tutti vivendo un amore vero e desiderato.
Un testo divertente e attuale che riflette con intelligenza su identità sessuale, condizionamenti familiari e dolorosi pregiudizi, ma che all’unico interprete – che qui è il bravissimo Gianluca Ferrato – offre anche l’opportunità meravigliosa, di dare vita in un virtuosismo da trasformista, ad una miriade di personaggi diversi.
Biglietti e prenotazioni sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.