Nella collana “Intersezioni” la casa editrice Il Mulino ha dato alle stampe l’interessante libro (265 pagine) disponibile anche in eBook.
Negli esseri umani la musicalità è una dote innata. Noi attraversiamo il tempo della nostra vita camminando, correndo, saltando, strisciando, toccando, scavando, tagliando, cucendo, bussando, carezzando, scrivendo, leggendo, parlando: sono tutte azioni che hanno intrecci ritmico-musicali.
Il 24 dicembre 1914 sul fronte occidentale decine di migliaia di soldati nemici deposero spontaneamente le armi e celebrarono insieme il Natale. Un evento che colse del tutto impreparati gli alti comandi degli eserciti contrapposti. Come fu possibile, il giorno dopo, tornare a uccidersi? La festa non è forse prerogativa di una comunità, dunque impossibile tra nemici? Altri festeggiamenti inauditi, perfino nei lager e nei gulag, ci spingono a rileggere le stesse feste “normali”, per scoprire come un certo modo ritmico di stare insieme sia ben più che l’espressione di una futile nostalgia folkloristica: ha radici evolutive, attestate nella vita sociale dei primati nostri precursori, e corrisponde in termini sociali a quelle intense relazioni a due – tra madre e figlio, tra amanti, tra amici – che sono cardine di ogni esperienza vitale.
L’autore, il professor Paolo Apolito, insegna Antropologia culturale nell’Università di Roma Tre. Ha pubblicato, tra l’altro: “Dice che hanno visto la Madonna” e “Il cielo in terra” (Il Mulino, 1990 e 1992), “Internet e la Madonna” (Feltrinelli, 2002), “Il gioco del festival. Il romanzo del Giffoni Film Festival” e “Con la voce di un altro” (L’ancora del Mediterraneo, 2004 e 2006).
La Società editrice il Mulino sempre attenta alle tematiche sociali è stata costituita nel giugno del 1954 per iniziativa del gruppo promotore della rivista il Mulino, che aveva iniziato le pubblicazioni a Bologna nel 1951. Le pubblicazioni del catalogo coprono l’intera gamma di interessi della casa editrice e una ricca produzione di libri dal profilo nettamente differenziato. Nel 2014 l’editrice ha festeggiato sessant’anni di attività.