Presentati in occasione del Riff, il 22 marzo sono andati in scena al Nuovo Cinema Aquila una serie di cortometraggi completamente italiani. Ad alcuni di questi hanno partecipato anche Simone Cristicchi e Sergio Rubini.
No peace without war – Ewa e Piotr Sosnowski sono i discendenti di una famiglia nobile decaduta e ridotta in povertà. Convivendo in un appartamento, i due, alcolisti e fumatori incalliti, si trovano a dover sopravvivere in una dura e malsana realtà. Oltre alle discussioni quotidiane tra fratello e sorella, infatti, vivono senza elettricità, riscaldamento e acqua corrente. Gli unici ricordi felici sono legati alle vecchie fotografie della loro infanzia.
Il mondo in cui vivono è una sorta di limbo. Entrambi non hanno né la forza né la voglia di sbloccare in qualche modo la situazione e da tempo hanno perso le speranze che qualcuno possa venire a salvarli. Senza alcuna volontà ad evolversi, i due sono destinati a lasciarsi morire. Inevitabilmente.
Registi: Lorenzo Castore; Adam Cohen
Hakuna Matata – Nato dall’idea del produttore Michele Geria, presidente dell’associazione E20, da tempo impegnato sul tema della detenzione carceraria, “Hakuna Matata”, prendendo spunto da due storie vere, racconta l’altra faccia della detenzione. Il dolore delle mogli, delle madri e delle compagne dei detenuti costrette, senza alcuna colpa, a dover vivere il trauma della separazione da una persona amata. Obbligate a inventare continuamente delle scuse per non dire la verità ai propri figli e non dover spiegare loro il motivo per cui il padre non può vederli quando vuole.
Nel cortometraggio vengono presentate solo due storie ma è inutile dire che ce ne sarebbero altre mille da raccontare. Una vita passata ad attendere l’ora in cui si potrà ritrovare la propria metà. Finita quell’ora, però, ricomincia la terribile attesa.
Regista: Aldo Iuliano
La Stanza – Due innamorati fuggono dalla tela del pittore che li ha creati. Scappano in un luogo isolato e lontano dalla realtà eppure già completamente arredato e pronto per loro.
In questo paradiso personale possono finalmente amarsi ed essere felici. Ma il destino non vuole seguire i piani della coppia e, crudele, trasformerà in un inferno quello che sembrava essere un luogo idilliaco.
Il Tempo, dietro le quinte, assiste a tutta la vicenda, ridendo e fumandosi la propria pipa.
Completamente privo di dialoghi, ne “La Stanza” è la musica costante di sottofondo ad imporre emozioni e tempi di questa commedia surreale. L’opera, inoltre, ha visto la partecipazione straordinaria di Simone Cristicchi nei panni del pittore.
Regista: Massimiliano Battistella
Sassiwood – Siamo a Matera. O sarebbe meglio dire, in “Palestina”. Questa città, infatti, è stata la location di moltissimi film sulla vita di Gesù o, comunque, su temi tratti dalla Bibbia, come “La Passione di Cristo” di Mel Gibson e “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini.
Quando però si presenta l’occasione di girare un documentario su di un poeta connazionale, Albino Pierro, chi dovrebbe incentivare certe opere tenta, invece, di cacciare il regista venuto a proporre questa idea.
Con la partecipazione di Sergio Rubini, “Sassiwood” presenta, in chiave comica, una critica non solo alla lenta decadenza di cui sta soffrendo la poesia italiana ma, sopratutto, anche a quella classe dirigente e politica che, invece di favorire la rinascita delle arti in Italia, preferiscono indirizzare il proprio sguardo all’estero.
Regista: Antonio Andrisani