“Raffasofia” – Per trovare la felicità-tà-tà (l’accento sulla A) di Marina Visentin
“Raffaella Carrà è uno stile di vita” (Pedro Almodóvar)
Se i filosofi che nei secoli si sono arrovellati sulla questione avessero avuto la tivù, avrebbero trovato in Raffaella Carrà l’anello mancante tra gli esseri umani e la felicità. Così spontaneamente libera da giudizi e pregiudizi e aperta all’inclusività da aver acceso arcobaleni su schermi ancora tutti in bianco e nero.
Così abilmente in equilibrio tra incoscienza e virtù – Tanti auguri docet – da rappresentare perfettamente il valore della medietà, uno dei fondamenti della felicità secondo la “gente più competente”. Insieme alla condivisione, come canta in Chi l’ha detto: “Il segreto è che la luce sono quelli intorno”, e qui persino Aristotele applaudirebbe.
Ben prima che le Cinquanta sfumature solleticassero i desideri segreti delle donne, Raffa ha gettato i falsi pudori alle ortiche, perché “è bello far l’amore da Trieste in giù”. La verità è che in ognuno di noi sonnecchia una Carrà: una sfera di gioia e sete di libertà, di immense potenzialità e capacità di relazionarsi con gli altri, di autostima e rispetto per le differenze del mondo.
Insomma proprio questioni da filosofi. Ed è una filosofa pop a svelarci la formula per far risplendere la Raffa che è in noi e trovare la strada della felicità (tàtà) al ritmo delle sue canzoni (Edizioni Libreria Pienogiorno, 184 pagine con inserto fotografico).
L’autrice
L’autrice, Marina Visentin, vive e lavora a Milano. Cresciuta a libri e cinema, laureata in filosofia, giornalista e scrittrice di romanzi, è autrice del bestseller “Finalmente ho capito la filosofia” (Vallardi). Si è sempre chiesta perché le canzoni di Raffaella Carrà non siano prescritte a livello nazionale come antidoto alla tristezza e “via giusta” per la felicità Così, shakerando filosofi e Tuca tuca, è nato “Raffasofia”.