Quando la polka si ballava chinata (Bologna e il suo “liscio”) di Tiziano Fusella
Se c’è ancora un ballo che meglio degli altri rappresenta le pulsioni viscerali di una città e dell’irresistibile slancio a librarsi nell’aria, o meglio sulla pista, volteggiando come trottole, questo ballo è la “polka-chinata”.
A Milano, recentemente, è stata aperta una scuola di ballo che include nei suoi programmi anche la Filuzzi. Forse questo ballo bolognese ha ancora qualcosa da dire e da insegnare alle generazioni future.
Non solo dunque feste patronali dalla fragranza di crescentine fritte e uomini e donne che più o meno goffamente si apprestano a scendere in pista. Filuzzi è soprattutto “storia” e passione umana.
Una storia iniziata in quel pezzo di Emilia tra Borgo Panigale e Imola, riflettendone quelle caratteristiche peculiari e che in queste avvincenti 112 pagine (Bacchilega editore nella collana “Gli album di foto e storie”) viene narrata fino alle vicende più attuali, fino al successo televisivo.
Può anche darsi che, comunque, in quell’area resti confinata; non ci si illuda che finisca in chissà quale gara di ballo o che il mondo intero la conosca.
Ma appare lecito accostare la Filuzzi alla storia di Bologna, al carattere della sua gente, al modo in cui la città si assesta tra le cose della vita.
La pubblicazione vuole essere un omaggio alla splendida città di Bologna “la dotta” e alla “Polka chinata”, una danza popolare folcloristica legata fortemente a questo territorio.
Una danza per soli uomini che mediante una potente energia arricchita da acrobatiche figure culmina nel suggestivo vortice finale.
Un’eredità del ballo alla Filuzzi che è il risultato di una miscellanea tra balli tipici locali (come la mazurka, la polka e il valzer) e quelli del centro/europa.
La “polka chinata” si avvale, prevalentemente, dell’accompagnamento musicale e melodico dell’organino bolognese.
Nel presente libro “Quando la polka si ballava chinata” si ripercorre, mediante evocative fotografie e nostalgici racconti, la storia e gli aspetti leggendari arricchiti da segreti e curiosità al fine di riportare in luce gli autentici protagonisti e la narrazione storica di questa affascinante tradizione.
L’autore
L’autore, Tiziano Fusella è nato a Bologna il 18 Luglio 1979 e lì risiede. Sì è laureato nel 2005 a Bologna in Scienze Geografiche, praticamente una commistione tra storia, comunicazione, filosofia, geologia e altre discipline, ma pur sempre legate da un “fil rouge” che attraversa i principali modelli di descrizione del mondo: la mappa, innanzitutto, il paesaggio, il soggetto, il luogo, lo spirito e lo spazio.
Nel 2006 inizia a insegnare filosofia orientale presso un centro culturale di Bologna e dal 2008 scrive per alcuni mensili e giornali locali come cronista.
La casa editrice
La casa editrice Bacchilega si trova all’interno della Cooperativa di Giornalisti Corso Bacchilega, la quale nasce a Imola nel 1992 grazie alla volontà e all’impegno di nove giornalisti del settimanale “sabato sera”.
Dopo il primo anno di avvio, la cooperativa è cresciuta impegnandosi a tutto campo nel settore dell’editoria e oggi è la tra le più importanti imprese che operano nel campo della comunicazione e dell’informazione locale a livello regionale.
Pubblica il settimanale “Sabato Sera” (Imola e il suo Circondario e Ozzano) che viene diffuso in oltre 9000 copie. “sabato sera” è presente in Internet, con www.sabatosera.it per dare spazio, anche online, all’informazione locale, con un occhio attento ai tanti eventi che il territorio circostante produce.
La casa editrice pubblica libri con i marchi “Bacchilega editore” e “Bacchilega junior”, la vivace collana ideata in collaborazione con la cooperativa “Il Mosaico”.
Il Catalogo vanta oltre 200 titoli dedicati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali, alla narrativa e alla poesia, allo sport, alla natura e alle ricette!