Teatro alla Scala con Amici della Scala
Prima delle Prime – Balletto
ROMEO E GIULIETTA
Di Kenneth MacMillan
RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”
MERCOLEDI 8 OTTOBRE 2014, ORE 17
Giannandrea Poesio
Amore e Morte – Tradizione e Innovazione:
Shakespeare secondo MacMillan
A quattro anni dalle ultime rappresentazioni scaligere e dopo la tournée a Tokyo del settembre 2013, Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan torna in scena alla Scala dal 10 al 23 ottobre, nell’allestimento creato nel 2010 da Mauro Carosi e Odette Nicoletti: dodici recite, alcune delle quali vedranno protagonisti le étoiles maschili del Teatro alla Scala, Roberto Bolle e Massimo Murru, e importanti guest.
La genesi del Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan fu difficile e tormentata – come spesso avviene per i grandi capolavori. Oltre a problemi artistico/politici, relativi a delicati rapporti fra il Royal Ballet di Londra, il Kirov di Leningrado e il Bolshoi di Mosca, una delle questioni più dibattute fu la scelta del coreografo. Artista introverso e ribelle, MacMillan non era ben visto dai tradizionalisti, che trovavano inaccettabile il suo modo di usare il vocabolario classico per ritrarre realtà difficili e non sempre consone a quella datata estetica ballettistica che MacMillan stesso, ed altri, cercavano di sradicare. La scelta di MacMillan, tuttavia, rifletteva il bisogno di rivisitare Shakespeare che animava le intenzioni di registi e attori d’avanguardia alla metà degli Anni Sessanta. Non a caso, la lettura sanguigna e moderna che sta alla base della coreografia di MacMillan venne ispirata dalla messa in scena violenta e de-romanticizzata del dramma all’Old Vic di Londra, a cura di Franco Zeffirelli nella stagione 1960/61.
Nel corso dell’incontro, con l’ausilio di documenti video, Giannandrea Poesio analizzerà gli aspetti chiave e i parametri critici che caratterizzano la traduzione coreografica di MacMillan del celebre testo shakespeariano, nel contesto storico della genesi del balletto stesso.
Reader in Dance e Direttore del Research Institute for Media, Arts and Performance alla University of Bedfordshire,Giannandrea Poesio è storico e critico di danza dal 1981 e ha collaborato per vari giornali italiani. Vive e lavora in Inghilterra, dove, nel 1993, ha conseguito un PhD in Dance History e dove, per venti anni è stato critico di danza del settimanale “The Spectator”. Numerose sono state le sue partecipazioni e consulenze storiche per la ricostruzione di coreografie del passato, le ricerche sulle origini della mimica da balletto e sulla storia della danza teatrale degli ultimi tre secoli, pubblicate in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Stati Uniti, Messico, Australia e Giappone. La più recente è l’analisi critica dei carteggi inediti di Enrico Cecchetti, pubblicata in Italia nel 2010.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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