Lunedì 3 giugno 2013, alla Casa del cinema di Roma, si è svolta l’anteprima stampa della nuova serie tv targata Mediaset.
Pupetta – Il coraggio e la passione, prodotta da Ares Film S.r.l. per la regia di Luciano Odorisio, sarà trasmessa in prima serata su Canale 5 a partire dal 6 giugno in 4 puntate.
Noi abbiamo avuto l’occasione di scoprire in anteprima la prima parte della fiction che vede protagonista, nei panni di Pupetta Marico, Manuela Arcuri.
Presenti in sala sia l’attrice di Anagni che il protagonista maschile Massimiliano Morra al debutto nelle vesti di Michele De Nicola.
Sono intervenuti il produttore Alberto Tarallo, Antonino Ferrara e il regista teatino che ha già diretto la Arcuri nella mini serie tv “Io non dimentico” andata in onda sulle reti Mediaset nel 2008.
Ultima ma non ultima, visto l’interesse suscitato nella platea dei giornalisti, proprio Assunta Maresca, alle cui vicende si rifà la serie tv.
La storia, liberamente ispirata ai fatti realmente accaduti, narra la vita di Assunta Maresca, per tutti semplicemente Pupetta.
La fiction ha inizio con l’uccisione per mano della Marico/Maresca del boss della camorra Don Vitiello interpretato da Tony Musante.
Attraverso la sua ricostruzione degli avvenimenti di fronte al Tribunale(che inseguito la giudicherà colpevole), si torna all’infanzia della protagonista ripercorrendone tutto il periodo all’interno del carcere per finire con Pupetta che ne esce 14 anni più tardi.
Si tratta a tutti gli effetti di un melodramma popolare, non una biografia.
“Sullo sfondo della vicenda c’è la storia di una Italia dalle passioni forti che ci piace raccontare”, ha sottolineato Tarallo.
“Non abbiamo insistito sugli aspetti criminali della storia ma su quelli di una donna che da sola sfida la camorra e la famiglia d’origine”, ha proseguito.
“Ho provato una grande emozione nel metter in piedi e ricostruire gli ambienti con quella atmosfera, come grande emozione nell’aver lavorato con Ben Gazzarra che non è più tra noi, ha affermato Odorisio.
A chi ha chiesto perché la protagonista della fiction si chiami curiosamente Marico e non Maresca, Tarallo ha spiegato che si è trattato di una scelta precisa della rete per slegare in qualche modo i personaggi della fiction da quelli delle vicende reali.
La cosa sembra non aver convinto la “vera Pupetta” che non ha nascosto la propria contrarietà, come pure la volontà e necessità di pubblicare un libro sulla sua storia.
Uno modo per raccontarsi e liberarsi probabilmente di una zavorra che non la lascia ancora, a distanza di tanti anni, vivere una vita degna di questo nome.
“Prima di morire, Pasqualone ebbe modo di dirmi chi gli avesse teso l’agguato. Andai più volte in questura a denunciare i mandanti dell’omicidio di mio marito, ma nessuno volle ascoltarmi. Era evidente come ci fosse una talpa che avvisava delle mie denunce”, racconta la Maresca, la quale s’è commossa ricordando la scomparsa del figlio diciottenne di cui non s’è mai trovato il corpo.
Ricordando come anni prima avesse bloccato una fiction di Squitieri perché a suo dire non rispecchiava la realtà, s’è detta molto soddisfatta di come la Arcuri abbia interpretato il ruolo.
Una prova assai difficile ha aggiunto l’attrice, per le tematiche che mai prima d’ora aveva affrontato e per la difficoltà di dover recitare in napoletano. Cosa sulla quale ha dovuto lavorare molto ma che crede d’aver superato grazie all’aiuto infaticabile di un coach ad hoc.
Tutto il contrario del napoletano Massimiliano Morra, aiutato non poco dalle sue origini e, a suo dire, dalla compatibilità caratteriale col personaggio che interpreta.
Nel cast figurano pure altri volti noti al grande pubblico come Barbara De Rossi, nel ruolo di Elvira, Eva Grimaldi in quelli della seducente Fatima e Stefano Dionisi nei panni del corrotto commissario Imparato.
Una menzione particolare, crediamo la meriti, una brava e credibile Clotilde Esposito che nei panni di una quattordicenne Pupetta regala una delle interpretazioni più autentiche.