Si sta svolgendo in questo fine settimana “Piano City Trieste”.
Dopo il successo dei Piano City Days a Grado qualche settimana fa, il Festival diffuso con protagonista il pianoforte si è trasferito nel capoluogo friulano.
Tre giorni in cui la musica fa da padrona lungo le strade della città e durante pause caffè, pranzi e aperitivi: scuole di musica, caffè letterari e non, il Conservatorio, nonché la locale sede RAI.
Alcuni dei protagonisti
Il Festival è aperto a tutti i generi musicali dalla classica al jazz, dalla contemporanea al rock e al pop, tutti solo ed esclusivamente al pianoforte. Artisti nazionali e internazionali si avvincendano davanti ai tasti bianchi e neri dei vari pianoforti disseminati nel centro cittadino.
Nella giornata di venerdì si sono esibiti, ad esempio, tre artisti che non sono solo musicisti ma compositori: Manuel Zito (Mug Bakery), Gabriele d’Alonzo (Caffè degli Specchi) e Silas Bassa (Antico Caffè San Marco).
Completano l’offerta House Concert in cui pochi intimi (su prenotazione) hanno l’opportunità di ascoltare i musicisti in case private offerte dai proprietari per l’occasione e laboratori per i bambini.
Gran finale del Festival domenica sera in uno dei luoghi simbolo della città: il Teatro Romano, dove si esibirà Andrea Tonoli.
L’origine di Piano City
Ideatore di Piano City è il pianista tedesco Andreas Kern, riconosciuto e stimato in ambito internazionale per la sua idea di innovazione applicata alla musica.
Kern ha dato vita nell’ottobre 2010 al Festival Piano City a Berlino, riuscendo a coinvolgere 70 salotti e pianisti di successo internazionale.
Dal 2010 ad oggi, altre grandi città hanno sposato questa magnifica idea, tra le altre Milano, Napoli, Palermo e Novi Sad…
A Trieste la direzione artistica, in collaborazione con Andreas Kern, è affidata per la parte moderna al pianista neoclassico Igor Longhi ed al Maestro e concertista di fama europea Luca Delle Donne per la parte classica.
Musica che risuonerà in case private, scuole di musica, teatri, piazze.. e farà da colonna sonora alla “città dalla scontrosa grazia”