Data unica e sorprendente quella di lunedì 13 novembre dove, al Politeama Rossetti di Trieste, è andato in scena “Pensieri e parole” omaggio a Lucio Battisti interpretato da Peppe Servillo accompagnato da alcuni tra i migliori musicisti jazz italiani.
Da neofiti non tanto di Battisti quanto degli esperimenti e dei lavori musicali di Servillo si capisce però subito di esser partecipi di una serata davvero speciale e di essere di fronte ad alcuni esponenti dell’Olimpo musicale italiano.
Lo spettacolo nasce infatti dall’inarrestabile voglia di “continuare assieme” dopo le esperienze di “Uomini in frac” su Domenico Modugno e di “Memorie di Adriano” dedicato ad Adriano Celentano.
L’OLIMPO MUSICALE ITALIANO
Il primo esponente è il già citato Peppe Servillo, interprete che riesce a dare nuove e inaspettate sfumature alle canzoni di Battisti, soppesando e rendendo urgente ogni singola sillaba.
Sul palco con lui Rita Marcotulli al pianoforte, Furio Di Castri al contrabbasso e Mattia Barbieri alle batterie
Menzione specialissima all’accompagnamento alla tromba di Fabrizio Bosso e al sax di Javier Girotto.
I NUOVI ARRANGIAMENTI DI JAVIER GIROTTO
L’argentino di nascita ma ormai italiano di adozione Javier Girotto
cura anche i rinnovamenti dei brani che ormai sono pilastri musicali della cultura italiana rendendo ogni pezzo un’opera a sé mantenendo però l’identità dell’originale.
Il duo di fiati Bosso&Girotto ha regalato poi degli assoli assolutamente straordinari come straordinaria è la loro entrata su “Emozioni” ma anche su “Il mio Canto libero” o la versione totalmente strumentale di “29 Settembre” eseguita dall’orchestra.
Gran finale con un call&response sulle note di “E penso a te” che hanno portato all’applaudito commiato della band.
PICCOLA NOTA DI COLORE
Chi si aspettava Battisti (già dalla presentazione dello spettacolo/concerto si sapeva che sarebbe stata un’altra cosa però) potrà essere rimasto deluso; chi ama la musica, di qualsiasi genere essa sia, invece non potrà che essere uscito da teatro affascinato e colpito.
Personalmente sono convinta che anche lo stesso Battisti, ovunque lui sia, applaudirebbe questa interpretazione e i nuovi meravigliosi arrangiamenti.
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