Una Pasquetta alternativa e a ritmo di musica per i tantissimi spettatori che lunedì sera hanno riempito in ogni ordine (è proprio il caso di dirlo visto che il palco permetteva l’apertura di quasi tutti i settori) l’Allianz Dome per partecipare al concerto-evento di Claudio Baglioni.
Baglioni può piacere o meno, può essere venuto a noia in questi due anni di conduzione sanremese, ma quando torna nel suo ambiente naturale è tutta un’altra cosa.
Questo sembra essere il motivo per cui si deve assistere almeno una volta ad un suo concerto.
Soprattutto in questa tournee, “Al centro “, che celebra i 50 anni di carriera con un palco visibile a tutte le latitudini che rende possibile a tutto il pubblico il godere al 100% il momento.
Un viaggio musicale per immagini
Il successo di questo concerto evento , oltre alla presenza di nuovi arrangiamenti delle canzoni, è anche merito della regia di Giuliano Peparini.
Peparini, genio visionario e artefice dell’alllestimento coreografico del tour riesce nell’intento di rappresentare visivamente le canzoni che finora ognuno di noi aveva solo potuto immaginare canticchiandole almeno una volta nella propria vita.
All’inizio e alla fine del concerto una stessa figura: un uomo, al centro del palco, con una valigia; intorno a lui un allestimento che rende lo spettacolo completo, a 360 gradi: cinque coriste, artisti, ballerini e funamboli.
‘Questo piccolo grande amore’, ‘Porta portese’, ‘Amore bello’, ‘W l’inghilterra’, ‘Tutti qui’, ‘Cuore di aliante’, ‘Mille giorni di te e di me’ sono solo alcune dei trentatrè brani in scaletta.
Tante canzoni e tanta gioia per gli occhi e com’è giusto che sia poche parole, lo stretto necessario: un ringraziamento ai presenti e tramite loro a coloro che lo hanno accompagnato in questi 50 anni e le scuse per aver ritardato questo appuntamento (il concerto è stato posticipato di venti giorni a causa di problemi di salute del cantante).
D’altronde Baglioni è e resterà sempre l’uomo della storia accanto.