Al rientro dalla prestigiosa trasferta a Dubai – che dal 31 agosto al 5 settembre ha impegnato l’Orchestra, il Coro e le Maestranze del Teatro negli eventi inaugurali della Dubai Opera – sarà il Maestro Gianluigi Gelmetti, Direttore Onorario della Fondazione, ad aprire, il 16 settembre, la programmazione 2016-2017, con il primo concerto della Stagione Sinfonica del Teatro Verdi di Trieste.
Il Sovrintendente Stefano Pace così la definisce:
“Una Stagione di grandissimo respiro con programmi di straordinaria bellezza, alcuni di raro ascolto e un tema conduttore, pensato per incoraggiare il pubblico a seguire questa avventura musicale attraverso i sei appuntamenti”.
In particolare il percorso si snoderà come un viaggio musicale volto a celebrare in maniera originale il genio drammaturgico di William Shakespeare nel 400° anniversario dalla morte. La sua somma opera teatrale ha largamente ispirato artisti di tutte le epoche e discipline e anche molti musicisti. Ascolteremo così: Lied mit Chor da Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn-Bartholdy ispirata a Sogno di una notte di mezza estate, Ouverture Coriolan di Beethoven, l’Ouverture-fantasia da Amleto di Čajkovskij, e, per un doppio omaggio a Romeo e Giulietta, le Suite per orchestra da Romeo e Giulietta di Prokof’ev e le Danze sinfoniche da West Side Story di Bernstein.
Straordinario il catalogo dei solisti di fama che si esibiranno in ogni concerto con brani di grande fascino: al pianoforte la classe di Michele Campanella – il cui ritorno è particolarmente atteso dopo il successo del concerto beethoveniano dello scorso anno – e la giovanissima Chloe Mun vincitrice del Concorso Busoni 2015; al violino giovani soliste fra le più interessanti del panorama internazionale: la madrilena Leticia Moreno, la giapponese Kyoko Yonemoto e Francesca Dego.
Sul podio del Verdi si alterneranno Direttori di grande prestigio e carisma interpretativo; si segnala una variazione per il terzo concerto – 30 settembre, 1 ottobre: il Maestro Mischa Damev ha dovuto annullare la propria partecipazione per sopraggiunti problemi personali; il concerto è stato affidato alla direzione del Maestro Pedro Halffter Caro.
Il primo concerto, venerdì 16 settembre e sabato 17 settembre, che vede sul podio il M° Gianluigi Gelmetti e come solisti il soprano Lucrezia Drei e il soprano Elisa Verzier, prevede due brani di Felix Mendelssohn-Bartholdy: Lied mit Chor da Ein Sommernachtstraum op. 61 e uno dei capisaldi della letteratura per violino, il Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64 eseguito da Leticia Moreno e precedentemente eseguito in Teatro nel 2003 da Shlomo Mintz; nella seconda parte la Quinta Sinfonia in do diesis minore di Mahler, fra le pagine sinfoniche più difficili del compositore tedesco per complessità di strumentazione e di temi espressi che simbolizzano la vittoria della vita sull’angoscia e il dolore.
Il 23 e 24 settembre, Valentina Peleggi debutta sul podio del Teatro Verdi e dirige Ludwig van Beethoven, Ouverture Coriolan in do minore op. 62, Fryderyk Chopin, Concerto in fa minore per pianoforte e orchestra n. 2 op. 21, interpretato da Chloe Mun, e Felix Mendelssohn-Bartholdy, Quarta Sinfonia in la maggiore op. 90 (Italienische).
Valentina Peleggi, talentuosa direttrice d’orchestra, diplomatasi a Roma e perfezionatasi a Londra alla prestigiosa Royal Academy, è fra le personalità emergenti più interessanti; ha alle spalle già una ricca carriera internazionale che l’ha vista dirigere prestigiose orchestre in particolare in Brasile.
Il sofisticato programma mette a severa prova l’orchestra che deve trovare nel concerto di Chopin un’affinità perfetta con la solista per esprimere tutte le delicatezze della scrittura di Chopin e nella sinfonia di Mendelssohn-Bartholdy, freschezza e spontaneità per esprimere il felicissimo equilibrio classico e romantico, mediterraneo e nordico della composizione. Il concerto di Chopin manca dalla programmazione del Verdi dal 1986 e la Sinfonia Italiana è stata eseguita dall’Orchestra del Teatro Verdi diretta dal M° Lu Jia nel 1993.
Cambio alla direzione del terzo concerto: il 30 settembre e il 1 ottobre sul podio del Verdi salirà il direttore spagnolo Pedro Halffter Caro (e non più Mischa Damev come a suo tempo annunciato). Diplomato alla Schule Schloss Salem in Germania, Halffter Caro ha successivamente studiato direzione d’orchestra alla Hochschule für Musik di Vienna e composizione a New York; attualmente ricopre l’incarico di Direttore Artistico del Teatro de la Maestranza di Siviglia e Direttore Principale dell’Orquesta Filarmónica de Gran Canaria.
In programma: l’Ouverture-fantasia da Amleto di Čajkovskij; lo straordinario, per fantasia virtuosistica e, nel contempo, essenzialità compositiva, Primo concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 19 di Sergej Prokof’ev eseguito dalla violinista Kyoko Yonemoto ed eseguito l’ultima volta al Verdi nel 2000; nella seconda parte della serata la sempre “spettacolare” Quadri da un’esposizione di Modest Musorgskij- Maurice Ravel.
Per il quarto concerto, 7 e 8 ottobre, il gradito ritorno di Michele Campanella al pianoforte per il Concerto per pianoforte, orchestra e coro maschile op. 39 di Ferruccio Busoni, composizione famosissima ma di raro ascolto, che richiede autentico virtuosismo esecutivo e mai prima eseguita al Teatro Verdi. Il concerto è un omaggio al compositore per il suo 150° anniversario di nascita ed al suo legame con Trieste.
Sul podio il M° Günter Neuhold, direttore di larghissima esperienza che ha diretto nelle più prestigiose istituzioni musicali di tutta Europa, in particolare Wagner, e che ritorna al Teatro Verdi dopo l’edizione di Lohengrin del 2005. Nella prima parte del concerto le Suite per orchestra da Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev.
Dirige il quinto concerto, il 14 e 15 ottobre, il M° Christopher Franklin, che ritorna a Trieste dopo la direzione di Werther nella passata Stagione Lirica.
In programma brani fra i più famosi del repertorio violinistico: la spumeggiante Symphonie espagnole per violino e orchestra op. 21 di Édouard Lalo – eseguita l’ultima volta nel 1960 da Salvatore Accardo – e la quasi visionaria Tzigane rapsodia da concerto per violino e orchestra di Maurice Ravel, brani famosissimi e ricercarti, dura prova delle capacità virtuosistiche del solista per le velocissime scale e arpeggi in stretto dialogo con l’accompagnamento orchestrale.
Violino solista Francesca Dego, considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi e che ritorna al Verdi dopo i concerti interpretati nel 2014 e nella primavera 2015. Nella seconda parte del concerto le Danze sinfoniche da West Side Story e l’Ouverture da Candide di Leonard Bernstein.
Una menzione particolare merita l’ultimo concerto, che chiude la rassegna, il 21 e 22 ottobre: il M° Gianluigi Gelmetti dirige l’esecuzione della Missa Solemnis in re maggiore op. 123 di Beethoven, considerata il principale monumento sinfonico e corale dell’ultimo stile beethoveniano e opera di assoluta originalità come sottolinea l’insolita dedica che la contraddistingue “Dal cuore possa andare ai cuori”.
Di raro ascolto per la vastità di concezione e le dimensioni non ordinarie della compagine orchestrale e corale, è assente dal 1970 dalla programmazione del Teatro e sarà un evento straordinario che coinvolgerà anche il Coro della Filarmonica Slovena di Lubiana e che vedrà come solisti il soprano Hye myung Kang, il mezzosoprano Marina Comparato, il tenore Giovanni Sebastiano Sala e il basso Giorgio Giuseppini.
Protagonista della rassegna sinfonica, l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e il Coro – preparato dal M° Fulvio Fogliazza – che prenderà parte oltre che al sesto concerto, nella sua compagine completa, anche al primo concerto con la sezione femminile e al quarto concerto con la sezione maschile.
La campagna abbonamenti si concluderà sabato 17 settembre, ci sono quindi ancora pochi giorni di tempo per prenotare la propria postazione a Teatro per la stagione in partenza.
I prezzi rispetto allo scorso anno sono invariati – il maggiore importo è giustificato dal superiore numero di concerti – ma la novità per gli abbonati che rinnovano la loro presenza, è la possibilità di confermare il proprio posto o di sceglierne in via prioritaria altro più gradito, senza la maggiorazione di costo per prelazione.
Le conferme e le richieste di nuovi abbonamenti, da inoltrare alla Biglietteria del Teatro, si possono formulare sugli appositi moduli che da quest’anno si potranno scaricare anche dal sito del Teatro. Le conferme e richieste di nuovi abbonamenti saranno esaminate a conclusione della campagna rinnovo abbonamenti. I posti verranno attribuiti seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle richieste.
Sono confermati gli abbonamenti ridotti per le fasce più giovani di pubblico: allargata fino ai trentenni la possibilità di acquistare l’abbonamento più conveniente a € 51.00 e introdotta una nuova opportunità di abbonamento scontato a € 102.00 per il pubblico fino ai 34 anni.