Che quelli di Maurizio Battista sono spettacoli comici e divertenti è cosa risaputa, e che lui sia padrone del palcoscenico anche.

Un ridere continuo che non trova limiti nell’inizio e nella fine dello spettacolo, ma proprio in quel ridere giocondo si nasconde la nostalgia del tempo passato in una riflessione amara sulla modernità.

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Un evoluzione dei tempi e della mentalità, più all’avanguardia nei mezzi che non di pensiero, ripercorsi attraverso un alfabeto virtuale che riporta in maniera ordinata le stranezze della società vissute nel disincanto e nell’illusione del moderno e del tecnologico. E così, si riscoprono che le abitudini e gusti alimentari innovativi e sofisticati con denominazioni ad effetto, non sono altro che i piatti tradizionali dei nostri nonni, i quali, per dirla con la battuta di Battista, non avevano il piatto fondo o il piatto piano, ma il piatto pieno.

Un confronto tra generazioni e rimpianti del passato accompagnati dai tanti oggetti sparsi alla rinfusa sul palco, dal telefono con la rotella al mangianastri, alla cerbottana. Un susseguirsi continuo e senza sosta tra gli aneddoti custoditi con gelosia in una cassaforte di scena e i racconti di quelli che erano i divertimenti di un tempo, genuini e semplici ma fatti con ingegno, motivo di rimpianto per molti e accolti con meraviglia dal pubblico più giovane, conoscitore esperto del mondo network e poco social.

Tre ore di spettacolo in cui Battista racconta nel suo “Oggi non è giornata” vizi e difetti senza un copione fisso, lasciando a briglie sciolte improvvisazione e creatività, dove il pubblico non è solo spettatore ma costruisce insieme all’attore lo spettacolo, in uno scambio di idee e di battute, pronto al gioco e allo scherzo. Un palco su cui tutti possono salire, dai semplici spettatori ai volti più noti tra cui Amedeo Minghi, e Angela Baldassini, moglie di Gino Bramieri  su cui cala un velo di nostalgia e il ricordo nei confronti di un attore che per trentacinque anni ha calcato il palco del Sistina.

La comicità di Battista è un ridere di se stessi, del fugace e del superficiale, della comicità e della creatività del romano e della sua economia del linguaggio. È ridere degli strafalcioni frutto della disattenzione o di una mancanza culturale. Senza far mancare nella parte conclusiva i cavalli di battaglia richiesti a gran voce dal pubblico.

E se i spettacoli meno riusciti in genere vengono considerati fatti con i piedi, c’è chi con i piedi fa dei spettacoli straordinari. Eccezionale infatti è il siparietto di Monsieur David artista di strada che si è esibito in una scena d’amore struggente interpretata con i piedi.

“Oggi non è giornata” è il titolo dello spettacolo scritto da Maurizio Battista e Riccardo Graziosi ma per andare a vederlo tutti i giorni sono buoni! con repliche fino al 17 marzo al Teatro Sistina di Roma.

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