Obbligo o verità (?) è l’ultimo romanzo di Marilù Manzini, eclettica artista e scrittrice sempre più presente nel panorama degli autori di giovane generazione. Per la sua mole niente affatto poderosa – si tratta di un testo leggibile tutto d’un fiato in una serata – lo si può ben iscrivere tra le opere del minimalismo nostrano, ossia moderato. Per conoscere meglio i dettagli di questa sua opera, abbiamo intervistato l’autrice di Obbligo o verità (?) per voi.
Come descriveresti la tua opera?
È la storia di Andrea, un cantautore milanese ovviamente frutto della mia immaginazione, il cui obiettivo nella vita sembra essere esclusivamente quello di perseguire il successo a ogni costo. Una sera in discoteca conosce una ragazza, Margherita, di cui si innamora perdutamente. Quello è il momento chiave da cui poi si svilupperà il resto della storia. Fondamentale è che il rapporto tra i due si evolverà durante un mese di isolamento dal mondo grazie al gioco di obbligo o verità, sviluppando una spirale erotica che stringerà entrambi.
Quasi una sorta di isolamento profetico visto quello che è successo in questi mesi.
Si infatti anche io comincio a chiedermi come sia possibile che continui ad anticipare i tempi. Come fotografa, prima del lockdown, avevo pubblicato alcuni scatti che, visti con gli occhi di adesso, sembrano quasi anticipare la quarantena che poi è calata sulle nostre vite.
E dove trovi l’ispirazione per tutte le sue opere?
In realtà non ho una vera e propria fonte di ispirazione. Che sia per il mio lavoro da scrittrice o da regista, da fotografa o da pittrice, ho sempre cercato di creare un mio personale stile cercando di evitare il più possibile di farmi influenzare da opere altrui. Ad esempio, sebbene possa sembrare brutto da dire, ultimamente sono diventata una persona che legge relativamente molto poco. Questo mi ha permesso di attingere a piene mani dalla mia personale fantasia e di creare con il tempo uno stile originale totalmente mio.
A questo proposito, nel formare il suo stile originale, quanto hanno influito i suoi lavori da fotografa, regista e pittrice sulle sue opere letterarie?
Moltissimo. Specialmente il mio lavoro da regista ha lasciato un segno particolare sul mio modo di scrivere permettendomi, nel tempo, di sviluppare una scrittura cinematografica che poi ho usato ampiamente nelle mie opere.
Anche per Obbligo o verità (?) ho usato lo stesso approccio cercando di evolvere il concetto di audiolibro portandolo ad un nuovo livello. Mentre solitamente ci sono una o due persone che leggono il teso, in questo caso abbiamo cercato di ottenere un’esperienza che potesse coinvolgere sensorialmente a 360° tutti gli ascoltatori. Un’esperienza che però non sarebbe mai stata raggiunta senza l’aiuto di tutte le persone che hanno collaborato a questo progetto e che non ringrazierò mai abbastanza.
Inoltre spero di poter tornare quanto prima su progetti simili dato che il 20% del fatturato annuale sarà devoluto in beneficienza alla Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS di Milano dato che sono convinta che si dovrebbe cogliere ogni occasione per fare del bene.
Complimenti, una bellissima iniziativa. Cosa che però ci porta alla prossima domanda. Dall’anteprima ascoltata, Andrea, uno dei protagonisti dell’opera, sembra possedere una visione del mondo totalmente opposta alla sua. Come ha lavorato per creare un personaggio simile?
Io adoro scrivere personaggi al maschile diversi da me, cosa che ho fatto in ogni mia opera. I miei sono praticamente degli anti-eroi, personaggi negativi che si ritrovano ad affrontare situazioni in grado di farli dubitare non solo delle loro certezze ma anche della loro visione del mondo. Tutto questo però cerco di raccontarlo non con una visione critica ma semplicemente con un occhio oggettivo che racconta i fatti così come sono avvenuti. Così come un giornalista rappresenta il mondo in modo obiettivo, così io riporto gli episodi che accadono nelle mie favole noir.
Obbligo o verità
Musiche originali: Francesco “Frank” Morettini www.casamusica.it
Cover cantate da: Y-noT (Tony Bartolotta) – Vanessa Lind – Francesco Morettini
Post produzione del suono – DGMedia di Claudio Marani
Andrea — Michele Cesari
Margherita — Tamara Fagnocchi
l’Amico Nicola — Samuele Zappavigna
Il Fratello Vincenzo — Francesco Nicolai
Il Padre — Pino Amemndola
il produttore Willy — Andrea Rusik
l’amico di sesso — Claudio Marani
il Trans — un Amico
Il breve ma intenso romanzo di Marilù Manzini è decisamente attuale perché parla di un eros che sta mutando: le relazioni di complicano e i rischi aumentano. Si salvano tuttavia i sentimenti che però diventano più difficili da realizzare. Niente come l’amore può mostrare quanto sia diviso oggi l’essere umano nel suo divenire.
Brava la scrittrice: uno stile agile nella sua brevitas sintattica e incisivi nel lessico.