Un racconto intimo, una voce che dribblando tra sonorità rock, pop e soul sa essere potente e melodiosa: al Monk di Roma, il 7 maggio, Sara Zaccarelli, in arte Nudha, ha presentato così il suo album di esordio.
Un racconto: è così che si può definire il suo dialogo musicale con gli ascoltatori perché in questo primo disco di cui lei stessa ci ha confessato la difficoltà nel selezionare il “materiale emotivo”, Nudha mette “a nudo” (e da qui il gioco di parole che ha dato nome all’album e nuovo volto all’artista) la sua anima con una travolgente potenza espressiva.
Nudha, uscito con l’etichetta Solid Records, è dunque il primo album da solista di Sara Zaccarelli, un lavoro che affida le note della sua esperienza umana e artistica alla musica soul dove nasce la sua formazione musicale, con contaminazioni rock, pop e r’nb.
Se il soul non basta ad una performer che non si pone limiti espressivi né confini artistici, da cantante, autrice, compositrice e musicista qual è, il genere musicale d’oltreoceano che ha scandito i primi passi della sua notorietà è il terreno musicale in cui Nudha affonda le sue radici e che le ha insegnato a mettere la vita in musica, nella sua urgenza umana e profonda.
Il progetto inoltre ha visto la scrittura a quattro mani con Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, e Davide Toffolo.
Il singolo “Chiedimi” è forse il manifesto di tutto il lavoro, il brano che si fa, allo stesso tempo, emblema e superamento della black music senza tradirla, in quanto fortemente presente nell’intimità roca e graffiante con cui affronta temi delicati, come la malattia o il dolore della morte.
Ma superare le radici soul significa intraprendere una nuova ricerca sia intima che espressiva, quella ricerca che non può non trovare posto nella natura dell’arte e di un’artista che ne sa sprigionare la sua vera essenza.
Dal soul al pop, il viaggio è lungo e ambizioso e Nudha è solo l’inizio, un album di esordio che promette di sorprendere ad ogni riff.