NON SPIEGATEMI LE POESIE CHE DEVONO RESTARE PIEGATE di Ivan Talarico
La poesia è una delle forme artistiche più sdrucciolevoli e infide che ci sia e la capacità del vero poeta è quella di dipanarsi tra immagini, emozioni ed attimi, di trasmetterle a chi legge o ascolta lasciandolo per una frazione di secondo con il fiato in sospensione, riempito di parole che danno un senso alle immagini, alle emozioni, agli attimi.
Ancor più arduo, ma ben riuscito, se tutto questo proviene da un animo naturalmente predisposto all’ironia, come nel caso di Ivan Talarico e il suo libro di poesie “ Non spiegatemi le poesie che devono restare piegate” (Gorilla Sapiens Edizioni).
Tra giochi di parole e riflessioni sull’amore l’autore raggiunge profondità inattese in cui i sentimenti e le inquietudini dell’incompletezza umana vengono raccontate con uno humor malinconico e lieve.
“Appoggia la tua testa sulla mia spalla
per qualche minuto
e non pensare.
Ho una spalla solida e
resistente,
ampia metratura,
luminosa e silenziosa.
Astenersi perditempo
(l’ho detto d’istinto,
so che non hai tempo da perdere,
non astenerti).”
(da Sulla mia spalla)
Nel libro sono molte le poesie dedicate ad una donna, a cui l’autore si rivolge come ad uno specchio che rivela parti importanti e dettagli nascosti di se stesso che, quasi obbligati, si palesano nella loro intima natura, con un linguaggio immediato in cui ci si immerge con la testa e il cuore.
“E vieni a trovarmi nella vita,
fermati a dormire in me;
ho un’ala del mio corpo
che ho svuotato di recente
per il solo piacere
d’ospitarti.”
(da A mai)
Cantautore, Ivan Talarico scrive canzoni che egli definisce onomatopeiche e lo portano ad essere popolare tra gli incompresi. Ha fondato la compagnia teatrale DoppioSenso Unico con Luca Ruocco trasformatasi in seguito anche in casa di produzione indipendente di corto e mediometraggi. E’ intervenuto al Premio Tenco 2016.
[…] Non spiegatemi le poesie che devono restare piegate di Ivan Talarico (La Nouvelle Vague.it 7/3/2017) […]