Francesca Taverni, apprezzatissima performer in tantissimi spettacoli (Replay , The last five years , Outing, Best of Musical, l cappello di paglia di Firenze, L’Acqua Cheta il Musical , Mamma Mia! ,Questi 5 anni, ensemble e cover Madame Morrible in Wic ked , in Germania,Grizabella, Bombalurina, Demeter, Jellylorum e Gumbie in Cats , sempre in Germania, RENT, A Chorus Line e nel 2000 vince il premio IMTA come Miglior Performer Femminile di Musical in Italia per Maureen in RENT). Francesca ha dato a Diana una drammaticità vera che chi era in sala non può non avere notato. Il dolore di una donna che è rimasta “intrappolata” nel suo passato. Una voce carica di grinta, sentimento ed energia percepibile anche negli sguardi.
Antonello Angiolillo (A Chorus Line, Priscilla la regina del deserto, La Bella e la Bestia, Questi 5 anni, Poveri ma belli, Maria di Nazareth una storia che continua, In bo cca al Lupo , Quartetto G, Metropolis, Al Cavallino Bianco (Festival dell’Operetta di Trieste), Company,Tutto fa…BrodWay , Francesco in Francesco, il musical (Premio Massimini 2001); Bobbi sa tutto,Sogni senza rete,Ma per fortuna c’è la musica, Cats). Dan ha promesso a Diana, 16 anni prima quando rimase incinta, di non lasciarla mai, di rimanere al suo fianco tutta la vita. Gli eventi successi nel corso degli anni, lo porteranno sempre al fianco della moglie affrontando anche decisioni difficili, con la speranza di poter riavere la donna che ama come lui l’aveva conosciuta. Una presenza scenica imponente, una voce calda, dolce ma autoritaria.
Francesca Taverni e Antonello Angiolillo hanno già lavorato insieme in altri spettacoli e il loro affiatamento viene percepito dal pubblico in ogni singola scena.
Luca Giacomelli Ferrarini (Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo, Processo a Pinocchio, Titanic, il racconto di un sogno, Happy Days, Cats, Lo Zoo di Vetro) Il personaggio di Gabe, è una figura molto particolare, di cui non posso svelare i particolari perchè è il fulcro della storia. Un interpretazioni davvero toccante ed impeccabile sia per le qualità canore, che indubbiamente Luca possiede, che recitative; amorevole angelo o presenza ossessiva? Sogno o realtà? Tutto questo lascia lo spettatore incollato alla poltrona in un silenzio in sala quasi perfetto.
Laura Adriani (Ti lascio una canzone, Un caso di coscienza, I Cesaroni 4 – 5, Provaci ancora prof 5, Solo per amore, Squadra mobile. Al cinema è protagonista di Un angelo all’inferno, Tutta colpa di Freud , è nel cast di Mi chiamo Maya . A teatro è Marzapane in Hansel e Gretel, corista ne L’enfant et le s sortilege, Forza Venite Gente, il topo nel cortile, La forma delle cose). Laura è giovanissima ma ha tutte le carte in regola per diventare una grande artista. La sua Natalie è divisa a metà tra rabbia e solitudine con la paura che ogni adolescente ha di affrontare i propri “casini” e solo alla fine, forse, riuscirà a trovare il modo e la forza di cambiare alcune cose. Intensa e a volte aggressiva colpisce al cuore, sopratutto se sei un genitore.
Renato Crudo ha debuttato in “Come Erika e Omar-è tutto uno show”, il diversamente musical di Enzo Iacchetti. Henry è innamorato di Natalie e, la passione che li accomuna sulla musica, li unisce subito. Quando la ragazza inizia a sfuggire a questo sentimento, lui non molla e cerca in ogni modo di proteggerla e di salvarla dai suoi “colpi di testa”. Un personaggio che Renato riesce a rendere delicato, come un principe azzurro moderno. Ottima voce e interpretazione eccellente.
Brian Boccuni (Processo a Pinocchio, Non abbiate paura, Noi… figli delle stelle,Ottocento di F. Battiato.) Brian ha un duplice ruolo: Dottor Madden e il Dottor Fine i due medici che prendono in cura Diana. Uno che usa la sola terapia farmacologica e l’altro la psicoterapia. Momento divertente dello spettacolo quando Diana vede nello psicoterapeuta, tramite le sue allucinazioni, una star del Rock. Brian è stata una rivelazione per me: perfettamente integrato nei due ruoli, una presenza d’effetto e autorevole nel canto e nella recitazione.
Semplici e di grandi impatto le scenografie di Gabriele Moreschi e i cambi luce sullo sfondo di casa Goodman, di Valerio Tiberi, è come si se abbinassero ad ogni stato emozionale dei protagonisti.
Nulla da dire sull’impeccabile regia di Marco Iacomelli che risalta i punti salienti della storia con un grandissimo impatto sul pubblico.
“Next to normal”non è il solito musical. Una potente teatralità scritta su una partitura di stampo rock che racconta le emotività di una storia che va al di là di qualsiasi testo finora visto in Italia.
In Italia siamno abituati a vedere il musical d’intrattenimento che ci fa sorridere, divertire, cantare.
Il pubblico è attirato dai titoli famosi, dai nomi in cartellone e con questo non voglio dire che non sia giusto.. anzi.. io stessa ho un “debole” per alcuni di questi spettacoli. “Next to normal” ci dimostra che il teatro musicale può essere usato come spunto di riflessione su tematiche importanti senza risultare mai noioso.
Non mi era mai successo di uscire da teatro e riflettere per ore su quello che avevo visto e su come questa storia potessere tirar fuori gli “scheletri nell’armadio” che ognuno di noi credo abbia, ovviamente di nature diverse rispetto alla storia.
Nell’attesa di scoprire le date del tour che porterà “Next to normal” nei teatri italiani, facci i miei complimenti alla STM che ha dato vita a questo progetto, a Marco Iacomelli, a Saverio Marconi che ne ha curato la supervisione artistica, alla Compagnia della Rancia, a Davide Ienco e Andrea Manara e a tutto il cast tecnico.
Il teatro musicale è una forma d’arte meravigliosa che può darvi davvero tanto e in Italia abbiamo artisti meravigliosi che lo sanno fare splendidamente. E’ ora di dare una svolta al teatro italiano e di certo, Next to Normal, ha le carte giuste per poterlo fare.
