Necropolis. La città dei morti

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Necropolis

La città dei morti

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As above so below

NecropolisParigi nelle sue viscere custodisce un affascinante mondo sotterraneo, ben 300 km di gallerie e cunicoli si snodano nel sottosuolo, non stiamo parlando della sua metropolitana, ma questa meravigliosa e per molti romantica città è anche il sito di una delle più immense, intricate e antiche catacombe. Ultima dimora di circa 6 milioni di anime. Al luogotenente generale di polizia Lenoir nel 1786 fu affidato l’incarico di realizzare un immenso ossario proprio nelle vecchie cave, ordinando la chiusura dell’antico Cimitero des Innocents. Quest’ultimo, chiamato anche Carnaio degli Innocenti, sorgeva nel distretto di Les Halles nell’area oggi occupata dall’omonimo Mercato. Da qui parte il film, i cui titolo originale è As above so below, letteralmente tradotto in Come sopra così sotto, il bene e il male come parti della stessa faccia di una medaglia. Per la prima volta viene concessa ad una produzione cinematografica americana di girare nelle Catacombe parigine e gli sceneggiatori John Erick Dowdle ( The Coup 2015, Devil 2010, Quarantena 2009 ) e il fratello Drew Dowdle sfruttano questa grande opportunità con originalità, evitando di incappare in mostruose creature nascoste nel buio e sfruttando al meglio l’ambientazione claustrofobica e gli spazi angusti, senza aggiunta di luci artificiali e concedendo agli attori grande libertà di azione.

Girato con la tecnica del found footage, possiamo fare qualche riferimento a The Blair Witch project del 1997/1999, la videocamera sempre accesa che diventa l’occhio del testimone e le immagini mosse, buie o sgranate ci fanno capire lo stato d’animo dell’operatore che non la abbandona mai, neanche nei momenti più estremi, facendo partecipe lo spettatore delle proprie emozioni.

Il film racconta la discesa in questi oscuri labirinti di una squadra di giovani ed entusiasti esploratori, il cui scopo è portare alla luce i segreti e i misteri che si nascondono dentro gli oscuri cunicoli delle Catacombe. Il viaggio però li condurrà anche, man mano che si addentreranno in profondità, a guardare dentro la propria psiche, ognuno di loro si troverà a combattere con i demoni del passato e verranno trascinati in un vortice di follia senza alcun ritorno.

Ad una giovane archeologa, l’attrice Perdita Weeks, ( Miss Potter 2006 ) viene data la possibilità di trovare la leggendaria Pietra Filosofale dell’alchimista Nicolas Flamel, alla ricerca della quale il padre perde la vita. Insieme a lei partono un operatore, interpretato da Edwin Hodge ( La notte del giudizio 2013, Red Dawn 2012, Take Me Home Tonight 2011, All the Boys love Mandy 2006, Alamo gli ultimi eroi 2014 ), il suo ragazzo, l’attore Ben Feldman ( Venerdì 13 del 2009, Cloverfield 2008, The Perfect Man 2005, Kissing Jessica Stein 2001 ) esperto nel decifrare simboli, enigmi e indicazioni esoteriche, e altri tre giovani esploratori parigini. Buono il livello della recitazione dei giovani attori. Tra i lati positivi del film, indubbiamente il luogo dove è stato girato: le Catacombe di Parigi. L’idea di un mondo dove paradiso e inferno si fondono e si capovolgono, dove,  per uscire da questo intricato labirinto è necessario scavare in profondità nella propria anima, in un percorso tortuoso e pieno di ostacoli, la meta sembra alla fine raggiunta invece è il punto d’inizio, nuovamente la partenza, e tutto ricomincia.

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