Non capita tutti i giorni di parlare al telefono con la voce italiana di Peter Griffin!

In questa intervista, Mino Caprio racconta una carriera di attore e doppiatore iniziata alla fine degli anni Settanta; ma soprattutto il suo ruolo di Narratore nello spettacolo Georgie il musical, adattamento teatrale di Claudio Crocetti, tratto dalla novella Lady Georgie, di Mann Izawa.

Georgie
Locandina Georgie-il musical
Lo spettacolo va in scena in una serata esclusiva al Sistina di Roma sabato 26 maggio e per l’occasione l’autore giapponese sarà gradito ospite in sala.

 

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Come è stato coinvolto in questo progetto?

Per il debutto di questo spettacolo, il regista Marcello Sindici – con il quale io avevo già lavorato qualche anno fa nell’opera musicale Raffaello e la leggenda della Fornarina – mi aveva proposto di fare la voce fuori campo. Per l’evento al Sistina, il regista mi ha detto: “Mino, noi potremmo utilizzare la tua narrazione iniziale, ma io ci terrei tanto che tu partecipassi dal vivo, magari con un grosso libro a simboleggiare la favola di Georgie”. Io ho subito accettato, anche se si tratta di brevissime incursioni: io leggerò il preambolo della storia, poi comparirò all’inizio del secondo tempo e alla fine dello spettacolo.

Come si è documentato sulla storia e sui suoi personaggi?

La cultura giapponese è un po’ lontana dai nostri gusti letterari. Però Marcello Sindici ne ha fatto un prodotto godibile per tutti. Secondo me è un’opera romantica e mi riferisco ai concetti di libertà e amore, i due capisaldi di questo tipo di letteratura. Sono rimasto impressionato anche dalle musiche: non fanno parte della tradizione del melodramma italiana, ma hanno un’impronta molto moderna, senza dubbio in stile musical.

Georgie
Georgie-il musical-foto Luca Vantusso
Nel corso della sua carriera, lei ha anche diretto un laboratorio teatrale per ragazzi. Che tipo di esperienza è stata?

Nei primi anni Ottanta io organizzai una sorta di Odissea in chiave satirica, ma rispettando il tessuto storico di Omero, e coinvolsi ragazzi delle scuole medie. Fu un vero e proprio workshop e fu un successone. Purtroppo, allora non si faceva molto uso di videocamere e quindi non ho documentazioni filmate.

Qual è l’ultimo doppiaggio che ha affrontato?

Per quanto riguarda il grande schermo, ho da poco ultimato il doppiaggio di Jurassic World – Il regno distrutto (in uscita a giugno, ndr.), dove interpreto un carattere molto presente nella storia raccontata dal film.
Nell’ambito delle serie tv, sto continuando a lavorare su I Griffin, che ormai sono il mio cavallo di battaglia.

Qual è l’aspetto che più la stimola della sua attività di doppiatore?

La mia caratteristica è quella di essere uno strumento a disposizione dell’attore o del cartone animato sullo schermo: essere cangiante, questo è l’aspetto che più mi stimola nel mio lavoro. In quarant’anni di carriera ho doppiato tantissimi attori e personaggi, da Daniel Day-Lewis in Camera con vista, fino a C-3PO nel primo prequel di Star Wars: sai che noia, se dovessi doppiarli tutti con una sola vocalità!

 

Foto
immagine di copertina Mino Caprio-foto di Maurizio Pittiglio
body Georgie-il musical- foto di Luca Vantusso
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