I Mille Occhi, con il sostegno delle istituzioni tra Regione Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di Trieste e Comune oltre che degli appassionati di cinema, giunge alla sua quindicesima edizione.
È stata presentata questa mattina alla libreria Lovat in Viale XX Settembre, la conferenza stampa de I Mille Occhi, il festival di un cinema ricercato promosso dall‘Associazione Anno uno. A fare gli onori di casa il direttore artistico della manifestazione, Sergio Grmek Germani
Una manifestazione resa possibile grazie all’attenzione di diverse istituzioni che hanno lavorato in sinergia per permettere a un pubblico composto sia da appassionati che da semplici curiosi, di affacciarsi ad un tipo di cinema come quello proposto dal nostro festival
In quest’ottica di “lavoro di squadra” prende la parola il neo assessore alla Cultura e allo Sport, della nuova Giunta Comunale, Giorgio Rossi
Trieste ha dimostrato nel tempo di avere a cuore la promozione e la diffusione di eventi culturali; a dimostrazione di questo è possibile anticipare che, grazie anche al lavoro svolto dalla Giunta precedente, il Ministero ha già stanziato oltre cinquanta mila euro proprio per finanziare le attività culturali nella nostra città. Questi sono tutti fatti- ha continuato Rossi– che dovrebbero spingere ad un’unica grande riflessione: la rinascita di una città, come anche della società stessa, passa soprattutto attraverso la cultura. La Cultura, intesa come processo di Libertà.
Riprendendo la parola, Germani, dedica un pensiero al Cinema Dei Fabbri, che ha da poco spento le sue luci, consegnandosi forse all’oblio. Germani ha rimarcato l’importanza di festival come I Mille Occhi, per salvare dall’invisibilità cinema proprio come quello dei Fabbri, colpevole, forse, di aver concepito una programmazione considerata di nicchia, ma che in una città come Trieste, non può non trovare legittimo spazio!
Il programma della quindicesima edizione de I Mille Occhi è suddiviso in percorsi, che raccontano di un cinema visionario e ricco di passioni.
Portare sullo schermo passioni del passato e riscoprire, come in un processo inverso, possano esserci delle analogie per leggere il presente
Con queste parole Olaf Möller, durante la conferenza stampa, definisce ciò che I Mille Occhi vuole portare tra il pubblico; soprattutto nella retrospettiva da lui curata e dedicata ai rifugiati e alle vittime della guerra nella Germania di Adenauer.
I Mille Occhi avrà inizio il 16 Settembre a Trieste; sarà preceduto da una preview di due giorni (il 13 e il 14) a Roma al Cinema Trevi, nei quali verranno presentate e proposte alcune pellicole.
A Trieste, già il 16 presso il Teatro Miela sarà possibile assistere alla proiezione de Il documento, di Mario Camerini; il del 1939 considerato perso e recuperato dalla Cineteca del Friuli e che verrà proiettato in anteprima assoluta.
La serata conclusiva del festival, il 22, vedrà la premiazione del regista sloveno Vlado Škafar, e che per la prima volta ha una personale completa sui suoi lavori fuori dalla Slovenia.
Il programma propone un’offerta davvero vasta, tanto da poter incuriosire un pubblico variegato. Il festival si propone di abbattere le barriere spazio temporali permettendo così di scoprire quanto il cinema dei nostri giorni debba a quello del passato.
Tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito, per saperne di più è possibile consultare il programma e seguire la pagina Facebook dedicata al festival.
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