Ho fatto delle enormi cavolate, sono stato uno stronzo e ho sbagliato. Ma dagli errori mi auguro di poter imparare ancora. Una volta ero più stabile, ora mi riscopro più emotivo perché ho tolto ogni filtro.
Imparerete a conoscermi meglio proprio ascoltando questo mio nuovo album, non solo 13 canzoni ma il racconto della mia vita, negli ultimi tre anni.
E’ un fiume in piena il giovane artista Michele Bravi, quarto classificato al Festival di Sanremo con ‘Il diario degli errori’.
E alla faccia di chi lo reputava timido e introverso presenta alla stampa in un’ elegante location milanese il suo nuovo album di inediti ‘Anime di Carta’, con un’invidiabile (a volte pungente) parlantina.
Sanremo è andato molto bene, ma ero consapevole di presentare un pezzo importante e sicuro che la canzone meritasse l’attenzione che ha avuto. Ha vinto il pezzo, non ho vinto io.
Quando hai iniziato a lavorare all’album?
Circa tre anni fa, ma solo lo scorso dicembre sono riuscito a chiuderlo.
E stato un percorso umano prezioso durante il quale, lavoro e vita privata, si sono incontrati spesso.
Mi sono concentrato su di me dopo aver perso una persona molto importante e scrivere mi ha aiutato tantissimo (l’artista ha fatto outing poche settimane fa, dichiarando di essersi innamorato di un giovane regista; ndr).
E’ stata una seduta di psicanalisi con me stesso. Ho capito che siamo proprio ‘Anime di Carta’. La carta è un materiale accessibile a tutti.
Spiegati meglio.
Un pezzo di carta ce l’hai sempre vicino, non è un qualcosa di ricercato ma ci puoi scrivere la tua storia, emozioni, gioie, dolori. La puoi stropicciare, le puoi dare fuoco, la puoi anche stracciare ma può altresì diventare un bellissimo origami.
E le anime di carta si tagliano sfiorandosi e si accartocciano stando insieme, si rincorrono tra le pagine senza trovarsi e sulla trama di quelle pagine, rendono indelebile la storia dei loro errori.
Tredici brani, di cui due in inglese (‘Shiver’ e Bones’). Come mai questa scelta?
Per non rinnegare il primo album anche se ho capito che cantare in inglese è un po’ come nascondersi dietro qualcosa. Una sorta di protezione, un filtro.
Io penso in italiano e se ti devo dire un bel ‘vaffa’, te lo dico nella mia lingua.
In inglese non avrebbe la stessa forza “( ride, ndr)!
Come hai scelto gli autori che hanno collaborato con te?
Ho un rapporto particolare con gli autori, che infatti … un po’ mi odiano!
Li ho chiamati personalmente e prima di iniziare a scrivere, ho iniziato a vederli, li ho un po’ ‘studiati’ incontrandoli anche solo per fare una chiacchierata o bere un caffè.
Non potrei mai sedermi a tavolino con una persona e iniziare a raccontarmi, solo perché ha scritto dei successi. Non funziona cosi.
Cosa ti aspetti da questo tuo nuovo disco?
Canto quello che vivo e vivo quello che canto. Spero che questo mio nuovo lavoro divida e che ci siano tanti a cui faccia … schifo, significherà che sono riuscito a raggiungere solo determinate persone. Non si può piacere a tutti.
Tra instore e vari impegni promozionali, ci sarà un tour?
Ci stiamo pensando, intanto accompagnato dalla mia band ci sarà un’anteprima il 20 maggio al Fabrique di Milano e il 21 al Viper Theatre di Firenze.
Ecco gli appuntamenti di Michele Bravi negli Instore:
- 3/3 Catania;
- 4, Castrofilippo (AG);
- 6, Lecce e Grottaglie (Ta);
- 7, Bari e Foggia;
- 8, Savignano sul Rubicone;
- 9, Bologna e Reggio Emilia;
- 12, Conegliano (TV);
- 18, Formia (Lt),
- 19, Perugia.
Troverete gli orari e tutte le informazioni sulla pagina facebook dell’artista e sul suo canale you tube (seguitelo, vi farete un sacco di risate…)