M’Atti d’amore: fili di disperata e soave poesia aggrappati ad un palloncino rosso
L’Amore e i suoi derivati, sfumature di inquietudine e poesia, frustrazione e sogno, ironia e debolezza che convivono contrasti nell’animo umano. Ansia, ingenuità, desiderio, leggerezza. Sono alcune delle tematiche affrontate nell’eterogeneo e poliedrico spettacolo nato dalla collaborazione di amici e artisti supervisionati da Daniele Coscarella.
M’atti d’amore è una bella e riuscita fusione e commistione tra le varie sfaccettature del teatro, musica, danza, improvvisazione. Micromonologhi tutti diversi tra loro, sia per tematica, sia per stile e scrittura, partoriti dalla creatività e dal vissuto degli artisti stessi.
Gli attori si alternano in uno spazio metaforico ma reale, sostenuti solo da una piccola sedia di paglia a cui è legato un palloncino rosso. Un palloncino che rappresenta una sicurezza flebile e poetica come le mancanze di sicurezze presenti della nostra totalmente disorientata società.
Il meccanismo nella sua semplicità e nel tessuto narrativo funzionano, rilassano ma non annoiano, creano velocità pur conservando dei bei tempi dilatati pieni di respiro. Un bel ritmo quello creato dagli artisti in scena fatto di una energia ben dosata, mai eccessiva ed equilibrata.
Quello che sorprende, commuove e diverte lo spettatore più che l’energia e la “sinergia” che gli attori, tutti molto bravi nelle loro peculiarità, riescono a proporre in scena.
Una sinergia che attraversa per prima loro trasferendosi con naturale spontaneità dal palco al pubblico. Gli artisti, tutti di background e formazione diversa, sono contemporaneamente presenti in scena. Si alternano, si scambiano, si muovono. Non si sovrastano mai ma bensì si sostengono, Si accendono con forza al tempo giusto pur gettando mai nell’ombra l’altro. Questo meccanismo di sostegno è sempre ben visibile e tangibile energeticamente, non solo nei momenti corali ma soprattutto durante gli spazi riservati ai monologhi. L’attore di turno pur essendo momentaneamente solo in scena in realtà non lo è.
Gli altri lo sostengono morbidamente, lo accarezzano con un energia silenziosa fatta soprattutto di corpo, di micromovimenti di controscene puliti e morbidi, di presenza fisica piena quasi “solida”.
L’unione e l’ascolto sono il punto di forza di questo spettacolo, andato in scena al teatro Cometa Off in Roma il 5 ottobre in occasione della rassegna ET- Esperimenti Teatrali con la direzione artistica di Massimiliano Bruno.
Gli attori e artisti ovvero i Matti vari sono Daniele Coscarella , Dario Eros Tacconelli, David Marzi, Marco Rea, Laura Fimognari, Giulia Fiume, Massimo Ceccovecchi, Claudia Mancinelli, Shara Guandalini.
Chitarra e narrazione musicale : Adriano Russo