E’ andato in scena sabato 24 e domenica 25 ottobre al Teatro Miela di Trieste il reading musicale tratto dall’omonimo romanzo di Pino Roveredo.
E’ dedicato a tutti gli ultimi e penultimi in classifica, il reading musicale “Mastica e sputa”, andato in scena per la prima volta quest’estate all’interno del Lunatico Festival e riproposto questo weekend al Teatro Miela di Trieste.
Tratto da un testo di Pino Roveredo e messo in scena grazie all’adattamento della compagnia del Pupikin Kabarett, il reading mette in scena storie di sofferenza, rabbia e di emarginazione e da voce a chi non ne ha, in particolar modo a quelli che fanno fatica a scrollarsi di dosso il fardello degli sbagli e a quelliche continuano poi per anni ad essere vittime delle etichette imposte dalla società.
Ci sono i ragazzini, quelli nati nel dopoguerra, costretti a vivere in un istituto per poter ambire a un tozzo di pane in più. E poi ci sono gli alcolisti, quelli che hanno iniziato a 14 anni e quelli che invece hanno iniziato più in là con l’età .
Ci sono donne fragili che non riescono a scrollarsi di dosso un passato coniugale violento e prevaricante e continuano a vivere nel rimpianto di chi non c’è più. E poi c’è Pino, il quale fra un intermezzo musicale e un altro eseguiti brillantemente da Riccardo Morpurgo, racconta di sè stesso, della sua strada fatta di salite e di discese, del suo passato da “matto” e da “ragazzo difficile” e poi del suo periodo adulto da alcolista.
Racconti lucidi e crudi che arrivano driti al cuore e alle coscienze con un tono ironico e mai giudicante.
Oltre a lui, gli attori del Pupkin Kabarett (Laura Bussani, Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi) ci accompagnano in un viaggio strampalato, fatto di musica, parole e emozioni che non possono lasciarci indifferenti, facendoci anche riflettere sul senso di quei famosi versi di De Andrè, dai quali è tratto il titolo del reading e dell’onomimo romanzo di Pino Roveredo: “Mastica e sputa da una parte il miele mastica e sputa dall’altra la cera.”
[Proprio mentre stiamo scrivendo queste parole, il nuovo DCPM ha annunciato una nuova chiusura di teatri e cinema. Ci auguriamo che sia solo una parentesi breve e che la cultura possa ripartire.]