È stata premiata sabato pomeriggio, nel corso di Pordenonelegge la vincitrice del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “I racconti dei luoghi e del tempo” 2023, Mariolina Venezia.
“I racconti dei luoghi e del tempo”
Di solito si premia un lavoro meritevole già edito. Nel caso di Mariolina Venezia (come già di Melania Mazzucco, Valerio Massimo Manfredi e Marco Balzano prima di lei), il percorso è stato diverso. Alla vincitrice del Premio, istituito dalla Regione con Fondazione Pordenonelegge, è stato chiesto di scrivere un testo per valorizzare, attraverso la narrazione, un luogo del Friuli Venezia Giulia e la sua storia.
Dopo Aquileia la Carnia e Udine, l’opera di questo anno, edita come le precedenti da Italo Svevo edizioni, ha per protagonista Trieste.
L’intenzione degli organizzatori è comporre, anno dopo anno, una mappa di “compendi” narrativi legati al territorio regionale: una sequenza di sguardi d’autore. Una Regione molto conosciuta ma difficile da raccontare perchè molto, molto, varia e tanto, tanto, bella.
Di corsi e ricorsi
Sì, perchè prima di questo momento e prima di aver pubblicato qualcosa in Italia, trent’anni fa era stato chiesto alla Venezia, in un’altra occasione, di scrivere proprio su Trieste.Un’esperienza importante, che l’ha riportata verso la letteratura, che aveva un po’ lasciato da parte perchè non aveva più il coraggio di affrontare il lavoro letterario, l’impresa, di scrivere un romanzo. Una Trieste che le ha riportato il piacere di scrivere.
Come si ricordava all’annuncio della vincitrice, e l’ha raccontato durante la premiazione la stessa scrittrice, Trieste non era stata particolarmente apprezzata da subito, quando l’aveva visitata di ritorno da quella che allora era la Jugoslavia. E’ stata invece riscoperta in questa seconda occasione.
Grazie alla guida e all’idea della città a 360 gradi offerta in questa occasione ma anche grazie all’essere andata in quei luoghi dove non è previsto andare. Mentre era a Trieste è nato quindi questo racconto, completato poi in tempi successivi.
Ritorni (a Trieste)
Alla città di Trieste la Venezia ha dedicato pagine intense e frizzanti, con uno sguardo originale e una disarmante verità personale.
Nel racconto affiora il disamore per la città, accumulato negli anni; un testo fortemente autobiografico con una intensa “presa diretta”, corpo a corpo con la città.
Trieste è talmente piena di storie che non si sa dove partire per raccontarla. Dovunque ti giri ci sono delle storie, per questo ho scelto di raccontare il mio strano rapporto con Trieste, che per ben due volte mi ha chiamata per essere raccontata, nonostante io resistessi.
Parlerò della Risiera di S Sabba, di Carlotta e Massimiliano, di Winckelmann, di Illy imprenditore del caffè. […] A volte nelle città è importante perdersi: darsi un obiettivo e mancarlo per trovare quello che ci sorprende e non ci saremmo mai aspettati