Mario Luzzatto Fegiz. La biografia del critico con troppe zeta nel cognome

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Le Zeta, ben tre, nel cognome sono quelle di Mario Luzzatto Fegiz, che ieri, il giorno del suo settantesimo compleanno, ha pubblicato per Hoepli la sua biografia che porta questo curioso e azzeccatissimo titolo (una battuta che fece Pippo Baudo a Fegiz anni fa).

Per i pochi, forse i giovanissimi, che non sanno chi sia Luzzatto Fegiz, discendente di una tra le più note famiglie triestine, figlio del professor Pierpaolo fondatore della Doxa, notissimo studio di rilevazioni statistiche (ed avendo noi la base operativa a Trieste, un omaggio gli era dovuto), Mario Luzzatto Fegiz è il Critico Musicale per definizione. Quello più noto da oltre 40 anni (per la precisione 48 trascorsi al Corriere della Sera).

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Un critico che si ama o si odia. Di certo sempre molto criticato per i suoi strafalcioni o cronache di eventi non avvenuti.

FegizIn questa biografia Fegiz racconta se stesso. La sua storia, partendo proprio dalle radici triestine ricordando gli insuccessi scolastici (tanti), gli amici, i primi approcci con la musica e con la radio, che, insieme al Corriere, ha una parte fondamentale della sua carriera.

E poi prosegue con l’arrivo a Roma da adolescente al seguito dei genitori, l’ingresso a Radio Rai con il programma Per Voi  Giovani (insieme inizialmente a Renzo Arbore) in cui all’inizio di occupava della cronaca raccolta dalla strada per poi passare, quasi per caso, alla musica.

L’ingresso al Corriere della Sera mediante un colloquio sostenuto con il direttore di allora Giovanni Spadolini…e via via racconti, aneddoti, ricordi  legati alla musica, storie di cantanti criticati, conosciuti, frequentati nel tempo, il successo televisivo con Mr Fantasy (il programma che lanciò i videomusicali…producendoli anche…).

Un libro che si legge tutto d’un fiato, scorrevole, piacevole. Un modo per conoscere il mondo musicale nazionale e internazionale da chi lo ha vissuto dall’interno, in tutte le sue sfaccettature per cinque decenni.

Chi scrive ha avuto l’onore di essere stata testimone di molte interviste, di molti incontri con tanti artisti.

Tra i vari aneddoti, un’intervista con Geri Halliwell nel 2000: durante l’intervista avvenuta in grande hotel a Milano, Geri si alza, si avvicina a Fegiz, gli accarezza le sopracciglia e gli dice sorridendo:

Lei mi ricorda molto mio padre.

Mario Luzzatto Fegiz ha inventato il mestiere del critico musicale d’assalto, feroce (con il tempo molto ammorbidito), unico giornalista icona italiano del settore.

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