Fu al Caffè Michelangiolo di Firenze che un gruppo di giovani artisti cominciarono a discutere sul concetto di forma pittorica e sulla sua origine, portando un concetto nuovo, basato sull’idea che fosse la luce a creare il senso dell’oggetto, attraverso il colore.
Era il 1856 e l’Italia si trovava nel bel mezzo delle guerre d’Indipendenza.
Un periodo storico a cui gli artisti furono particolarmente sensibili, compreso il gruppo di toscani che, denominati a spregio “macchiaioli” dal critico della Gazzetta del Popolo presentarono all’Esposizione Nazionale del 1861 i loro primi lavori pittorici.
Milano ospita a GAM Manzoni Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea, a pochi passi da Piazza della Scala, 35 dipinti da collezioni private lombarde.
Un’occasione unica per ammirare gli splendidi paesaggi naturali della Toscana e delle Cinque Terre, la malinconia del mondo agreste, la quiete del lavoro manuale, il piacere della lettura e delle arti e scene di battaglia attraverso capolavori realizzati da autori quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Nino Costa, Odoardo Borrani e altri.
La mostra è curata da Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia e della Commissione Europea.
MACCHIAIOLI. Capolavori da collezioni lombarde
Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45)
20 ottobre 2017 – 25 febbraio 2018
Orari: da martedì a domenica 10-13 / 15-19 (ultimo accesso 18.30)
Aperture straordinarie: 1 novembre, 8-26 dicembre, 1-6 gennaio
Ingresso: 6 €
Catalogo: GAMManzoni edizioni
Info: Tel. 02.62695107; info@gammanzoni.com; www.gammanzoni.com